Casapound tappezza Quarto Oggiaro con manifesti, i residenti protestano: “No al degrado”
Quarto Oggiaro, quartiere alla periferia nord ovest di Milano, si è svegliato martedì mattina completamente invaso da manifesti abusivi di Casapound, gruppo neofascista non nuovo a raid di questo tipo. Solo pochi giorni prima, infatti, nella notte di sabato, alcuni militanti avevano tappezzato i muri e altre pareti della zona con poster con la scritta "Alcuni italiani non si arrendono". Il raid si è ripetuto anche nella notte di lunedì, come ha denunciato sulla propria pagina Facebook Fabio Galesi, consigliere Pd di zona 8 in prima linea contro il degrado e la criminalità nel quartiere: "Mentre noi con i cittadini siamo impegnati a ripulire le periferie imbiancando i muri e pulendo i cortili, questi ‘soggetti' continuano a imbrattare e deturpare il bene comune portando nuovamente degrado", ha commentato Galesi, impegnato con altri abitanti della zona a rimuovere i manifesti.
Coperti con i manifesti anche segnali stradali
Il raid è stato compiuto da una decina di militanti imbavagliati attorno alle 2.30 di lunedì notte. Il consigliere Galesi ha avvertito i carabinieri per identificare gli autori delle affissioni abusive. D'altronde, la stessa Casapound ha rivendicato l'azione con tanto di foto e reportage sulla propria pagina Facebook. I manifesti hanno coperto non solo muri, ma anche cabine telefoniche e dell'elettricità e persino segnali stradali, costituendo un pericolo per chi vive e circola nel quartiere. Alcuni abitanti di Quarto Oggiaro hanno a loro volta coperto i poster abusivi con cartelli con la scritta "Affissione abusiva. No al degrado e alla spazzatura". Il consigliere Galesi ha stigmatizzato il recente avvicinamento della Lega Nord a Casapound, mentre c'è chi legge nel raid dell'altra sera un tentativo di alzare la tensione in vista delle celebrazioni per il 70esimo anniversario della Resistenza, in programma il 25 aprile: al corteo nazionale sarà presente anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.