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Casaletto Lodigiano, la procura presenta appello contro l’assoluzione dell’oste che uccise il ladro

La procura di Lodi non ci sta e ha presentato appello alla sentenza in primo grado relativa all’assoluzione di Mario Cattaneo, l’oste-tabaccaio di Casaletto Lodigiano che la notte del 10 marzo 2017 uccise con colpi di fucile un ladro entrato nel suo locale. Processato per eccesso di legittima difesa, Cattaneo era stato completamente assolto lo scorso gennaio perché il fatto non sussisteva. La procura aveva chiesto una condanna a tre anni.
A cura di Filippo M. Capra
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La procura della Repubblica di Lodi ha presentato appello alla sentenza di primo grado per l'assoluzione di Mario Cattaneo, l'uomo di Casaletto Lodigiano che uccise un ladro entrato nel suo locale a fucilate la notte del 10 marzo 2017, arrivata lo scorso 24 gennaio. L'assoluzione completa dalle accuse, arrivata perché accertato che il fatto non sussisteva, non è l'epilogo del processo che la procura si aspettava. Sarà quindi la Corte d'Appello a confermare o smentire la sentenza del primo grado di giudizio.

La sentenza in primo grado: La fine di un incubo

Al momento della sentenza, l'oste-tabaccaio Mario Cattaneo aveva commentato: "La giustizia ha trionfato. L'incubo è finito", tornando a casa in lacrime per l'assoluzione all'accusa di eccesso di legittima difesa. Il suo legale, Vincenzo Stocchino, aveva detto che Cattaneo era "scoppiato a piangere per la gioia e la tensione vissuta. È felicissimo e si sta rendendo conto che questo incubo sta finendo". I giudici del tribunale di Lodi lo hanno assolto dalle accuse, dopo che la Procura aveva chiesto la condanna a tre anni di reclusione e di valutare eventuali profili penali relativi all'attendibilità delle testimonianze rese dalla moglie e dal figlio del ristoratore.

I fatti del 10 marzo 2017

La sera del 10 marzo 2017 l'oste si svegliò sentendo dei rumori nel suo locale. Si trovò di fronte i malviventi che volevano con tutta probabilità rubare sigarette e denaro. Quindi un colpo partito dal fucile di Cattaneo colpì alla schiena e ucciso il 32enne Petre Ungureanu, in fuga dopo essere stato scoperto. Il suo corpo era stato poi trascinato via dai complici e abbandonato.

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