Carugate, cartello di insulti a un disabile: aperta un’inchiesta, caccia all’autore
La procura di Milano ha aperto un'inchiesta, al momento contro ignoti, sulla vicenda del cartello di insulti a un disabile apparso in un centro commerciale di Carugate. L'episodio risale a sabato ed è stato portato all'attenzione di opinione pubblica e istituzioni da un cliente del centro commerciale, Claudio Sala, che ha pubblicato su Facebook la foto del cartello incriminato.
Ad affiggerlo nel parcheggio del centro commerciale Carosello, vicino Milano, è stato un automobilista al momento anonimo, multato per aver posteggiato in un parcheggio riservato ai disabili: "A te handiccappato che ieri hai chiamato i vigili per non fare due metri in più vorrei dirti questo ha scritto l'anonimo, con tanti di errori ortografici – a me 60 euro non cambiano nulla ma tu rimani sempre un povero handiccappato … sono contento che ti sia capitata questa disgrazia!".
La procura ha aperto un'inchiesta
La foto del cartello è diventata in poco tempo virale su Facebook, suscitando lo sdegno e le critiche di molti utenti e la dura presa di posizione, tra gli altri, della direzione del centro commerciale e del Comune di Carugate. Ma il questore di Milano, Marcello Cardona,come si legge sul "Corriere della sera" ha deciso di approfondire la faccenda per via dei contenuti "violenti e lesivi della dignità delle persone con disabilità". Agli agenti dell'Ufficio prevenzione generale spetterà così il compito di identificare l'autore del cartello, immortalato dalle telecamere di sorveglianza presenti nel parcheggio del centro commerciale Carosello. In procura intanto è stato aperto dal sostituto procuratore Alessandra Cerreti un fascicolo. Ancora non si sa con precisione quale sia il reato ipotizzato, anche se potrebbe essere "diffamazione aggravata" nei confronti delle associazioni che si occupano dei diritti dei disabili. Affinché si proceda in questo senso, però, occorre che una di queste associazioni presenti querela: la diffamazione infatti non rientra tra quei reati per i quali si procede d'ufficio.