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Caporalato nella logistica, il sindacato Usb: “Subappalti e coop fantasma, il sistema è marcio”

“Appalti e subappalti, cooperative che si sciolgono in due secondi. Per recuperare stipendi e contributi il lavoratore si deve impiccare. Il sistema è marcio”. Riadh Zaghdane, sindacalista dell’Usb (Unione sindacale di Base), da anni in prima linea nella lotta dei lavoratori della logistica, in un’intervista a Fanpage.it ricostruisce la battaglia per denunciare il caporalato nel mondo del facchinaggio che ha portato al sequestro di 120 immobili nei confronti dell’imprenditore, Giancarlo Bolondi della società Premium Net. “Nella logistica quasi l’80 per cento delle aziende è irregolare. Molti stanno passando da cooperativa a srl per evitare i controlli. Serve un cambio di rotta attraverso una nuova legge”.
A cura di Simone Gorla
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"Lo dicono i rapporti annuali dell'ispettorato del lavoro: nella logistica quasi l'80 per cento delle aziende è irregolare. Appalti e subappalti, cooperative che si sciolgono in due secondi. Per recuperare stipendi e contributi il lavoratore si deve impiccare. Il sistema è marcio". Riadh Zaghdane, responsabile logistica e membro dell'esecutivo nazionale dell'Usb (Unione sindacale di Base), non è affatto stupito per la notizia del sequestro di 120 immobili nei confronti di un imprenditore della logistica, Giancarlo Bolondi della società Premium Net, accusato di frodi fiscali, riciclaggio, ma anche di sfruttamento del lavoro e ‘caporalato' nel facchinaggio. "Non siamo stupiti, piuttosto amareggiati perché, quando abbiamo sollevato la questione, siamo stati lasciati soli a prendere le manganellate", spiega a Fanpage.it il sindacalista. "Ora assistiamo a una grande migrazione: molti stanno passando da cooperativa a srl, per evirare di finire nei controlli".

Il provvedimento giudiziario nei confronti di Bolondi dimostra che le vostre rivendicazioni erano fondate.

Bolondi è un personaggio importante e molto noto al nord. Fu tra i primi a inventarsi il call center con migliaia di impiegati che rispondevano al telefono, ha avuto appalti con la Rai. Questi li colpisci solo negli appalti grossi, e noi lo abbiamo fatto con quello di Leroy Merlin. Ci siamo impuntati, abbiamo preso denunce e botte, siamo stati lasciati soli. Adesso nessuno si è scusato con i lavoratori che hanno preso le manganellate o si sono visti ritirare i permessi di soggiorno perché alla Questura risultavano licenziati.

Come siete riusciti ad attirare l'attenzione su quello che accadeva?

Le cose sono cambiate quando la segnalazione è arrivata alla magistratura di Roma e Latina, allora l'indagine è partita davvero. Al nord, a Pavia, non era successo niente. Magari il caso non è capitato davanti al magistrato giusto. Ricordo che Ilda Boccassini, quando le era capitato in mano l'indagine sul consorzio della Tnt, ha commissariato tutti i magazzini. Su Pavia questo non c'è stato.

Come funzionava il "network di consorzi e cooperative" di cui, secondo i magistrati, Bolondi è stato a capo?

Era un sistema ingegnoso. Bolondi proponeva contratti tramite un'agenzia interinale basata in Romania, applicando contratti al di fuori della legislazione italiana con conseguente e drastico abbassamento dei salari: solo in questo modo, con l'intermediazione della sua società, si poteva trovare un posto di lavoro a Ceva Logistics, Prima che iniziasse l'indagine avevamo già portato una serie di documenti per provare i nostri sospetti sulle cooperative collaterali, non visibili, dove venivano trasferiti i lavoratori. Abbiamo denunciato frodi contributive, cooperative con nomi quasi uguali che ogni sei mesi cambiavano ragione sociale e partita iva. C'erano lavoratori con un fascicolo di buste paga di cooperative con nomi simili, ma con quattro o cinque ragioni sociali diverse.

Il problema è risolto con l'intervento della magistratura?

No. Nella logistica quasi l'80 per cento delle aziende è irregolare. Serve un cambio di rotta attraverso una nuova legge. Sappiamo che non sarà facile, sono cose che si scontrano con il sistema paese. Il massimo che faranno è dare una "aggiustatina", invece serve un governo coraggioso che dica "da oggi in poi basta". Ogni finanziaria ci dicono che il problema è l'evasione fiscale, intanto i soldi dei cittadini li prendono gli evasori fiscali.

Quali sono le misure necessarie per cambiare rotta?

Qualcuno dice che dobbiamo agire aumentando i controlli. Ma come facciamo? Assumiamo decine di migliaia di ispettori e impegniamo migliaia di magistrati? Finché non ci sarà una legge che chiarisca questo sistema di appalti e subappalti noi staremo così. Sfruttamento, mancato pagamento dei salari e dei contributi in un labirinto di appalti e subappalti. Il gatto mangia il topo, che è il lavoratore. È necessario intervenire sulla prescrizione. I committenti oggi rimangono responsabili solo per due anni, bisogna allungare la prescrizione ad almeno 5 anni. Io, se fossi lo Stato, per chi non paga Inail, e Inps la metterei a 10 anni.

Con le vostre battaglie qualche risultato è arrivato?

Noi abbiamo organizzato un grande sciopero nazionale della logistica lo scorso 15 febbraio, unico sindacato, e presentato un documento al governo precedente, quando il ministro del Lavoro era Luigi Di Maio, sulla questione appalti Abbiamo avuto due incontri, hanno costituito una commissione specifica e hanno dato l'indicazione agli ispettorati di verificare le cooperative nei magazzini. Sa qual è il risultato? Ora assistiamo a una grande migrazione: molti stanno passando da cooperativa a srl, per evitare i controlli. Ci sono stati centinaia di cambi.

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