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Capodanno 2015: a Milano botti e bottiglie nonostante i divieti

A Milano i divieti sui botti e sul vetro per l’ultimo dell’anno non sono stati rispettati. In piazza Duomo sequestrati oltre una tonnellata di botti e più di 5mila bottiglie in vetro. Tra il 31 e Capodanno quattro feriti a causa dei fuochi d’artificio.
A cura di Federica Gullace
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Non è stata molto rispettata la decisione del sindaco Giuliano Pisapia, che, appoggiato dalla maggioranza a Palazzo Marino, aveva firmato l’ordinanza che vietava fino al primo gennaio 2015 tutti i “fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e artifizi pirotecnici”, oltre a vietare i contenitori in vetro. Anche a Milano, infatti, come a Roma, Napoli e in moltissime altre città italiane, il primo giorno del nuovo anno si sono contate le persone rimaste ferite a causa di fuochi d’artificio e botti illegali. Nel capoluogo lombardo il 2015 è iniziato in piazza Duomo, dove in settantamila hanno brindato al 2015 assieme a Roy Pace e Angelique Kidjo, e dove i vigili hanno sequestrato più di una tonnellata di botti e più di 5000 bottiglie di vetro, nonostante gli appositi divieti.

Gli episodi più gravi in periferia

Ma i divieti non sono stati infranti solo in centro: secondo quanto riferito dagli uomini del 118, infatti, i quartieri più "indisciplinati" sarebbero stati i più periferici: in particolare il quartiere Stadera, il quartiere arabo di piazzale Segesta, Corvetto, Quarto Oggiaro, il Gallaratese e Giambellino. Fortunatamente, non ci sono stati molti feriti gravi. Un capodanno questo che, infatti, non ha registrato un alto numero di vittime, ma che rientra nella media di ogni anno. I vigili del fuoco, difatti, hanno effettuato dalle ore 20 del 31 dicembre, fino alle 8 del primo gennaio, 98 interventi. Eppure gli episodi gravi ci sono stati: a partire da quanto accaduto in via De Nicola, nell'estrema periferia ovest di Milano, dove un bambino di soli 12 anni, rischia di perdere la mano destra, per aver raccolto un petardo inesploso. O, ancora, come il bimbo di 9 anni rimasto ferito in via Tommei, zona Molise-Calvairate, colpito anch’esso da un petardo inesploso che gli ha bruciato la mano. E, infine, il 29enne che ha perso cinque dita della mano destra dopo aver scagliato un petardo contro la finestra chiusa della abitazione di alcuni amici, dove si trovava per trascorrere il Capodanno, nell’intenzione di lanciarlo fuori.

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