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Covid 19

Caos test sierologici a Milano, si sbloccano le prenotazioni nelle strutture mediche

Riprendono le prenotazioni dei test sierologici all’Humanitas e all’Auxologico di Milano dopo lo stop imposto da Ats. Da qualche giorno sui rispettivi siti internet delle strutture mediche i cittadini possono infatti privatamente prendere un nuovo appuntamento per verificare la presenza eventuale di anticorpi al Covid nel sangue.
A cura di Filippo M. Capra
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Prima il via, poi lo stop di Ats, infine la ripartenza. A Milano i test sierologici per i cittadini che, privatamente, vogliono effettuarli, hanno già subìto un primo rallentamento a causa di alcune regole interne che l'Azienda di Tutela della Salute ha imposto per garantire sufficienti unità di eventuali tamponi anche al pubblico. Le strutture mediche che hanno avviato l'effettuazione del test per scoprire se un individuo ha sviluppato gli anticorpi al Covid, hanno ricevuto nei giorni scorsi un alt per la stipulazione del contratto che regolamenti il servizio, ma alcune di loro avevano detto a Fanpage.it che non era arrivata alcuna comunicazione, al contrario di quanto affermato da Ats.

Riprendono i sierologici anche all'Humanitas e all'Auxologico

Altre, invece, come l'Humanitas e l'Auxologico, avevano confermato lo stop, con tanto di avviso sui rispettivi siti internet che avvisavano i cittadini circa il blocco delle prenotazioni "in attesa di nuove disposizioni dell'autorità sanitaria". Disposizioni che, evidentemente, sono arrivate, perché da qualche giorno sul sito dell'Auxologico è nuovamente possibile tornare a prendere appuntamento per il prelievo del sangue che accerterà l'eventuale presenza degli anticorpi al Covid. Eppure, forse per una mera questione di tempistica, tre giorni fa alcuni cittadini si sono accorti che l'anticorpale risultasse disponibile alla prenotazione nonostante l'avviso comparisse ancora imponente in homepage. Forse un mancato aggiornamento tempestivo non l'aveva fatto rimuovere. Nonostante questo, ora che è sparito, i cittadini possono tornare in massa a prenotare il test a cui dovrà fare seguito un tampone in caso di positività, che verrà rimborsato dalla Regione solo che anch'esso si rivelasse positivo, testimoniando quindi una infezione ancora in corso.

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