Camionista cremonese scomparso il primo marzo: il cadavere ritrovato in Corsica

Si è chiuso nella maniera più tragica il caso della scomparsa di Luigi Deriu, 47enne camionista di Spino d'Adda, in provincia di Cremona, di cui si erano perse le tracce dallo scorso primo marzo. Il cadavere di Deriu, come riportato dal quotidiano "Il Giorno", è stato riconosciuto dalla moglie, che ha dovuto viaggiare fino ad Ajaccio, in Corsica, per il riconoscimento. È infatti proprio su una spiaggia corsa, quella di Porto Vecchio, che lo scorso 19 marzo il cadavere di Deriu è riaffiorato. L'uomo, secondo le indagini, stava ritornando da un viaggio in Sardegna, dove si era recato il 27 febbraio con la sua auto per andare a trovare alcuni amici. Il primo marzo si è imbarcato sul traghetto di ritorno, diretto a Livorno, ma di lui si sono perse le tracce: sulla nave è rimasta solo l'auto del 47enne.
Riconosciuto grazie alla fede nuziale
Della scomparsa di Deriu si era occupata anche la trasmissione tv "Chi l'ha visto?". Le ricerche non avevano dato alcun esito fino allo scorso 19 marzo. All'identificazione del cadavere si è arrivati grazie alla fede nuziale indossata dal 47enne. All'interno dell'anello era incisa una scritta, che gli agenti della gendarmeria francese hanno inviato ai carabinieri di Livorno, che si sono occupati del caso. Da qui una telefonata alla compagnia dell'Arma di Pandino, dove la frase è stata riconosciuta dalla moglie di Deriu. Lunedì scorso l'ultimo triste atto per chiudere definitivamente il caso, con il riconoscimento da parte della consorte. Adesso la salma di Luigi Deriu, dopo i funerali, potrà essere sepolta. Cordoglio nella zona per la notizia del ritrovamento del 47enne: Deriu era molto conosciuto in quanto era il vice allenatore della squadra Juniores dell'Oratorio Castelleone.