Cadavere riemerge dalle acque del fiume Adda a Trezzo: è di un uomo di circa 75 anni
Giornata funestata da macabri ritrovamenti oggi, lunedì 8 aprile, in Lombardia. Due i cadaveri avvistati nelle acque di due fiumi a Concesio, nel Bresciano, e a Trezzo sull'Adda, in provincia di Milano, a distanza di circa un'ora. Nel primo caso il corpo apparterrebbe a un uomo di circa 50 anni: è stato avvistato poco prima delle 8 da alcuni passanti che stavano percorrendo una pista ciclabile che scorre accanto al fiume Mella. Non sono chiare le cause né le circostanze della morte dell'uomo, con i carabinieri che al momento lasciano aperte tutte le ipotesi, dal suicidio all'omicidio fino alla pista del tragico incidente.
Il cadavere di un anziano nelle acque del fiume Adda
Circa un'ora dopo il primo cadavere un altro corpo umano, purtroppo anche in questo caso ormai privo di vita, è stato notato da qualcuno vicino alle grate della centrale idroelettrica che si trova nei pressi di via Padre Benigno Calvi a Trezzo sull'Adda, nel Milanese. Il cadavere potrebbe essere stato trascinato dalla corrente del fiume Adda fino a Trezzo, ma non è detto che la vittima sia della zona. Il corpo è stato recuperato grazie al lavoro anche dei vigili del fuoco del comando di via Messina a Milano: stando a quanto riportato dall'Azienda regionale emergenza urgenza apparterrebbe a un uomo di circa 75 anni, non ancora identificato. Stando alle prime analisi dei carabinieri della compagnia di Monza, giunti sul posto assieme ai vigili urbani di Trezzo e ai pompieri, sul corpo non ci sarebbero segni di violenza. Si propende dunque per due ipotesi: la vittima potrebbe essere scivolata accidentalmente nel fiume, anche più a monte, rimanendo vittima di un tragico incidente. Oppure, questa l'altra ipotesi, potrebbe essersi gettato di proposito nel fiume Adda: un suicidio, le cui ragioni rimarranno probabilmente sconosciute.