“C’è una bomba in Duomo”: ma era un falso allarme. Denunciato 54enne: “Solo uno scherzo”
Lo scorso 10 ottobre una telefonata anonima costrinse le forze dell'ordine a evacuare il Duomo di Milano per consentire l'intervento degli artificieri. Si era trattato, fortunatamente, di un falso allarme, che aveva però provocato disagi sia per i visitatori sia per le forze di polizia, rischiando inoltre di alimentare un clima di psicosi attentati che, seppur strisciante, in un'epoca di attacchi terroristici compiuti da "lupi solitari" è sempre pronto a esplodere.
Il 54enne aveva già lanciato falsi allarmi in passato
È da sottolineare quindi con la giusta rilevanza l'intervento dei carabinieri, che ieri mattina hanno denunciato per procurato allarme l'autore di quella telefonata. Si tratta di un uomo di 54 anni, residente a Milano in via Farini e sospettato di aver fatto, in passato, altre chiamate alle forze dell'ordine per segnalare falsi ordigni: la sua voce era infatti simile a quella che aveva denunciato in passato anche la presenza di una bomba in un commissariato. Un mitomane, insomma, che adesso dovrà rispondere delle sue azioni. Davanti ai carabinieri che si sono presentati nella sua abitazione, dopo essere riusciti a risalire all'indirizzo, l'uomo si è giustificato dicendo che si era trattato "solo di uno scherzo". Ma non c'è niente da scherzare: il procurato allarme (reato previsto all'articolo 658 del codice penale) è punito con l'arresto fino a sei mesi o con multe fino a 516 euro: chissà se saranno sufficienti per far perdere al 54enne la voglia di "scherzare" su bombe inesistenti.