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Busto Arsizio, tragedia a Santo Stefano: uomo trovato morto nell’auto in cui era costretto a vivere

Dramma nel giorno di Santo Stefano: un senzatetto di 66 anni è stato trovato morto ieri mattina a Busto Arsizio, in provincia di Varese, nell’auto in cui viveva. All’interno del veicolo, ora posto sotto fermo amministrativo, sono stati ritrovati un fornelletto, alcuni vestiti e avanzi di cibo. Non è chiaro se l’uomo sia morto di freddo o per altre cause. Intanto le onlus della zona si sono attivate per evitare che accadano altre tragedie analoghe.
A cura di Filippo M. Capra
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(Archivio Gettyimages)
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Un uomo di 66 anni è stato trovato morto ieri mattina a Busto Arsizio, in provincia di Varese, nella sua auto parcheggiata nei pressi di una stazione di servizio. Le cause del decesso potrebbero essere riconducibili al freddo patito dall'uomo, che risulta essere un senzatetto e che viveva dunque in quell'automobile in cui è stato trovato senza vita. Il suo cadavere è stato scoperto da un giovane che stava per fare benzina.

Tutta una vita in un abitacolo: serve più aiuto sul territorio

La vita dell'uomo era circoscritta a quell'auto. Lì aveva tutto, nonostante fosse domiciliato in un piccolo comune in cui però non metteva piede da anni. Arrivati sul posto i soccorritori del 118 e gli agenti della polizia, il personale sanitario non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. Le forze dell'ordine hanno invece provveduto a sottoporre a fermo amministrativo il mezzo: nella vettura sono stati ritrovati un fornelletto per cucinare, alcuni abiti e un po' di cibo. Solo l'autopsia stabilirà le reali cause del decesso, considerato che l'auto era accesa al momento del ritrovamento del cadavere e l'uomo potrebbe dunque essere morto anche per le esalazioni dei gas di scarico. Intanto in tutta la provincia di Varese si stanno attivando sempre più onlus per preservare la salute dei senzatetto, specialmente in vista della nuova ondata di freddo in arrivo nei prossimi giorni. Sarà un lavoro estenuante sul territorio, specialmente a Gallarate, considerato che queste persone difficilmente accettano di essere trasportate in case o abitazioni momentanee, preferendo restare in strada come hanno scelto di fare diverso tempo fa.

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