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Busto Arsizio, arrestato stupratore seriale: aggrediva le donne che facevano benzina

Un uomo di 35 anni, pregiudicato e già in carcere per altri reati, è stato arrestato dalla polizia di Stato di Busto Arsizio con l’accusa di aver sequestrato e violentato cinque donne tra il Varesotto e il Milanese. L’uomo sarebbe uno stupratore seriale: agiva sempre nella stessa maniera, aggredendo a volto coperto e indossando guanti in lattice le donne che si fermavano a fare rifornimento ai distributori di benzina.
A cura di Francesco Loiacono
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A volto coperto e indossando dei guanti in lattice probabilmente per non lasciare tracce entrava nell'auto di alcune donne che si fermavano a fare benzina, costringendole ad allontanarsi e poi violentandole. Un vero e proprio stupratore seriale è stato arrestato questa mattina, lunedì 22 luglio, dalla polizia di Stato di Busto Arsizio, nel Varesotto. Si tratta di un 35enne italiano, residente prima nel Legnanese, in provincia di Milano, e poi nel capoluogo lombardo. L'ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale di Busto Arsizio lo ha raggiunto però in carcere, dove il 35enne era detenuto per altri reati. La polizia di Busto Arsizio gli contesta cinque episodi di violenza nei confronti di altrettante donne. Il modus operandi del 35enne era sempre lo stesso ed è stato proprio questo a tradirlo. L'uomo sceglieva stazioni di servizio dislocate nelle province di Varese e di Milano: lì attendeva le sue vittime indossando un passamontagna e dei guanti in lattice. Poi, quando le donne si fermavano per fare benzina, lui si introduceva nelle loro auto e, minacciandole, le costringeva ad andare in luoghi appartati dove poi abusava sessualmente di loro.

Lo stupratore seriale era già in carcere: incastrato dal Dna

Le indagini nei confronti del 35enne erano scattate all'inizio dell'anno dopo la denuncia di una donna, una delle vittime del 35enne. In questo caso la donna, dopo essersi recata sotto minaccia in un luogo appartato, era riuscita a fuggire e a dare l'allarme alla polizia. Nell'auto della donna erano stati isolati frammenti di Dna diventati poi essenziali ai fini delle indagini. Altrettanto fondamentale si è rivelata la collaborazione tra diversi commissariati: anche gli agenti di Legnano infatti erano sulle tracce di uno stupratore che aveva agito con le stesse modalità del violentatore di Busto Arsizio. Le indagini della polizia hanno consentito di stringere il cerchio attorno al 35enne, che era residente proprio nella zona in cui erano avvenute le violenze. La comparazione dei frammenti di Dna con quello del sospettato, che si trovava già nel carcere di Busto Arsizio, ha consentito di individuarlo come l'autore delle violenze. Per il 35enne è così partita l'ordinanza di custodia cautelare con l'accusa di rapina, sequestro di persona, violenza sessuale e lesioni. Oltre che a Busto Arsizio e Legnano, l'uomo avrebbe agito anche a Castellanza, Parabiago e Villa Cortese.

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