Bullo e spacciatore 17enne arrestato a scuola: scoppia in lacrime davanti ai compagni
Credeva di poter continuare impunito a sottoporre alle sue angherie i compagni di classe e a spacciare nella sua scuola. Ma mercoledì mattina, a interrompere la carriera di un giovane bullo e spacciatore è intervenuta la polizia. Gli agenti si sono presentati a sorpresa intorno alle 10 nell'istituto tecnico Dudovich di Quarto Oggiaro, complicata periferia a nord-ovest di Milano. In accordo col preside, i poliziotti hanno fatto uscire gli studenti dall'aula frequentata anche dal bullo, un ragazzo di 17 anni, controllando tutti gli zainetti con l'aiuto del cane antidroga. In uno, quello del ragazzo, sono state trovate sei dosi di hashish già confezionate. A quel punto gli agenti hanno richiamato gli alunni e davanti a tutti hanno chiamato il proprietario dello zaino, preannunciandogli una perquisizione domiciliare. Il ragazzo non ha sopportato il peso della situazione ed è scoppiato in lacrime, una veste sconosciuta per i tanti suoi compagni che, in maniera anonima, avevano più volte denunciato via mail atti di bullismo.
Nel corso della successiva perquisizione domiciliare nell'abitazione del giovane, residente in un comune vicino, i poliziotti hanno trovato altri 50 grammi di stupefacente, sempre hashish, tra lo stupore dei suoi genitori, due operai evidentemente ignari dell'occupazione del loro figlio. Per il ragazzo sono così scattati gli arresti domiciliari in attesa dell'udienza di convalida da parte del tribunale dei minorenni. La decisione di intervenire a scuola con un'azione senz'altro simbolica è stata presa dal dirigente del commissariato di Quarto Oggiaro, Antonio D'Urso, proprio per dare un segnale forte della presenza delle istituzioni in una zona spesso al centro delle cronache per episodi di criminalità.