Bullismo a scuola: ragazzo insultato dai compagni perché grasso e costretto a fumare hashish

Bullismo, violenze e minacce in una scuola di Lissone, in provincia di Monza e Brianza. Tre ragazzini minorenni, due di Lissone e uno di Desio, sono stati denunciati dai carabinieri con le accuse di lesioni personali, detenzione e spaccio di stupefacenti, atti persecutori, violenza privata ed estorsione. Vittima del lungo elenco di reati un ragazzino di Macherio, sempre in Brianza, compagno di classe dei tre bulli. Il giovane studente sarebbe stato perseguitato per mesi dai tre, con un'intensità crescente delle angherie.
Le minacce: Se non fai come diciamo ammazziamo tua madre
All'inizio si trattava "solo" di insulti e minacce. La vittima veniva presa in giro per via della sua forma fisica: i tre lo chiamavano "ciccione" e si divertivano a insultarlo anche perché lui, di carattere mite, non reagiva. Poi però le minacce dei tre bulli hanno iniziato a farsi sempre più pesanti: un giorno hanno costretto il ragazzo a comprare dell'hashish e a fumarlo assieme a loro, anche se lui non aveva mai fumato nemmeno una sigaretta. Di fronte alle sue timide rimostranze le minacce erano di questo tenore: "Se non fai come ti diciamo ammazziamo tua madre".
Alla fine è stata proprio la madre del ragazzo a rivolgersi ai carabinieri di Desio, preoccupata perché vedeva il figlio apatico e il suo andamento scolastico era molto peggiorato nell'ultimo periodo. I militari dell'Arma, assieme agli insegnanti della scuola, sono riusciti a ricostruire sei mesi di angherie ai danni del giovane, denunciando i tre bulli, tutti 17enne: a casa di uno di loro sono stati trovati cinque grammi di hashish e tre telefoni cellulari che erano stati estorti al compagno di classe.