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Buccinasco, carabinieri aggrediti con un posacenere e minacciati con un coltello: arrestato 19enne

Un ragazzo di 19 anni è stato arrestato sabato sera a Buccinasco, in provincia di Milano, per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. I carabinieri sono stati allertati da un vicino, spaventato per le urla del giovane, e sono stati aggrediti dal giovane: prima ha scagliato un posacenere dal balcone e poi li ha attesi in casa brandendo un coltello.
A cura di Filippo M. Capra
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immagine di repertorio
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Serata di follia quella di sabato a Buccinasco, paesino alle porte di Milano, dove i carabinieri, chiamati per un intervento, sono stati presi di mira da un ragazzo di 19 anni. Contattati dal vicino del giovane, allarmato per le grida sentite nell'appartamento adiacente al suo, una volta giunti sul posto i militari sono stati vittime del lancio di un posacenere in ceramica dal balcone proprio da parte del 19enne. L'oggetto ha colpito un carabiniere sulla spalla, mentre gli altri – vestito il giubbotto antiproiettili – si sono recati nell'abitazione del ragazzo.

Accolti in casa con un coltello, 19enne arrestato per violenza a pubblico ufficiale

Secondo quanto riportato da "MilanoToday", lì il 19enne di origini brasiliane li aspettava brandendo un coltello e minacciandoli mentre cercavano di entrare in casa. Con non poca fatica, sono riusciti a disarmarlo e arrestarlo con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale e violenza a pubblico ufficiale. Successivamente, i militari avrebbero constatato che le urla sentite dal vicino non sarebbero state frutto di una lite famigliare come inizialmente ipotizzato, bensì scaturite dallo stato di agitazione del ragazzo, che stava dando in escandescenze.

A inizio anno un episodio simile: uomo resiste ai carabinieri e condannato per direttissima

Due settimane fa la notizia di un episodio simile quando il primo giorno dell'anno, a Garbagnate Milanese, un uomo di 27 ha opposto resistenza ai carabinieri intervenuti per una lite troppo accesa con la moglie. Il 27enne ha cercato di allontanare i militari con sputi e spintoni, motivo per cui il giorno successivo, il 2 gennaio, è stato processato e condannato per direttissima: ora ha l'obbligo di firma e, in più, gli è stata sospesa l'erogazione del Reddito di cittadinanza.

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