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Brianza, ristoratore subisce un furto e pubblica la foto del ladro su Facebook: rischia la denuncia

Un ristoratore di Desio (Monza e Brianza) dopo aver subìto l’ennesimo furto ha pubblicato le immagini del ladro sul proprio profilo Facebook. I carabinieri gli hanno però intimato di rimuoverle: il ristoratore rischia una denuncia per “divulgazione di immagini relative all’attività di indagine”.
A cura di Francesco Loiacono
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(Immagine di repertorio)
(Immagine di repertorio)

Un ristoratore 50enne di Desio (Monza e Brianza), Nicola Viganò, dopo aver subìto l'ennesimo furto ha deciso di pubblicare sul proprio profilo Facebook le immagini del ladro: "Voglio che tutti lo vedano", ha scritto. Così facendo, però, l'uomo ha rischiato oltre il danno la beffa: una denuncia per "divulgazione di immagini relative all'attività di indagine".

Quando le immagini, pubblicate mercoledì pomeriggio, sono state pubblicate, anche i carabinieri della locale stazione le hanno notate. I militari hanno ravvisato nel comportamento del ristoratore un reato, in quanto il volto del malvivente non era stato oscurato. Pertanto hanno intimato al 50enne di rimuoverle, cosa che è puntualmente avvenuta poco dopo. Non si tratta di una questione di privacy, hanno precisato i militari: la diffusione del volto del ladro potrebbe infatti aver agevolato lo stesso malvivente, che potrebbe ad esempio aver cambiato i propri connotati (tagliandosi barba e capelli) per cercare di rendersi meno riconoscibile. In ogni caso, hanno spiegato i carabinieri, nel nostro Paese "la giustizia è affidata alle forze dell'ordine e alla magistratura". Come dire, per la giustizia fai da te non c'è alcuno spazio.

Naturalmente l'applicazione della legge, in alcuni casi, poco si concilia con la frustrazione di chi subisce un torto e si sente impotente di fronte alle ingiustizie. È il caso del ristoratore. Il ladro, che ha agito nella notte tra martedì e mercoledì introducendosi nel suo ristorante, lo Shabu, gli ha sottratto tutti i tablet utilizzati per le ordinazioni, oltre a 600 euro contenuti nella cassa: "Comunicazione di servizio – aveva scritto Viganò su Facebook – se qualcuno dovesse conoscere questo gentiluomo che la scorsa notte si è introdotto nel nostro ristorante…… potreste avvisarlo che ha fatto un errore più grande di lui ? Tolleranza zero per chi entra in casa nostra!". Poi però ha dovuto fare marcia indietro.

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