Brescia, scomparsa della piccola Iuschra: indagata l’operatrice della Fondazione
Novità nell'inchiesta per la scomparsa della piccola Iuschra Gazi, la bambina affetta da autismo e svanita nel nulla lo scorso 19 luglio a Serle nel Bresciano. La Procura di Brescia ha infatti iscritto nel registro degli indagati l'operatrice della Fobap, la Fondazione bresciana assistenza psicodisabili, che quel giorno aveva preso in carico la 12enne. Finora l'inchiesta era a carico di ignoti, mentre da questo momento le indagini della Procura che hanno come reato quello di lesioni colpose potrebbero virare verso l'omicidio colposo visto che a distanza di sette mesi il corpo della piccola non è stato ancora trovato.
Il padre di Iuschra: mia figlia è stata rapita
Iuschra quel giorno si trovava assieme ad altri ragazzini e agli operatori della Fobap nei boschi id Cariadeghe a Serle per una gita quando a un certo punto si è allontanata facendo perdere le proprie tracce. Le ricerche sono partite immediatamente e sono andate avanti per giorni impegnando centinaia di uomini tra cui volontari della protezione civile provinciale, dell'Arma dei carabinieri, vigili del fuoco, forestali ed esponenti delle unità di soccorso specializzate. Le ricerche su larga scala erano state interrotte, come prevedono i protocolli in questi casi, dopo alcune settimane: sull'altopiano di Cariadeghe, una zona ricca di grotte e cavità carsiche, era rimasto solo un presidio per ricevere eventuali segnalazioni da parte di escursionisti e cercatori di funghi. Il papà della 12enne non si è mai rassegnato alla sua scomparsa e ha più volte avanzato l'ipotesi che sua figlia possa essere stata rapita.