video suggerito
video suggerito

Brescia, bici in titanio rubata da negozio Ant: era destinata a raccolta fondi per malati di tumore

Brutto episodio a Brescia, dove in un negozio dell’Ant, la più grande onlus italiana che si occupa di offrire un servizio di assistenza medica domiciliare per i malati di tumore, è stata rubata una bici in titanio la cui vendita avrebbe finanziato una raccolta fondi. Nel negozio in questione si possono comprare capi d’abbigliamento per sostenere la onlus.
A cura di Filippo M. Capra
1.138 CONDIVISIONI
(immagine di repertorio)
(immagine di repertorio)

Brutto episodio a Brescia, dove in un negozio dell'Ant, la più grande onlus italiana che si occupa di offrire un servizio di assistenza medica domiciliare per i malati di tumore, è stata rubata una bicicletta in titanio del valore di circa mille euro donata da un cittadino. La vendita della bici avrebbe finanziato una raccolta fondi utile alla onlus per continuare ad assistere i pazienti e proseguire quindi nella loro opera di bene.

In via Trento due negozi per sostenere la onlus Ant

Del furto se ne sono accorte le volontarie, notando che tutto il negozio ha subìto danni che ora dovranno trovare rimedio tramite l'esborso di ulteriore denaro. L'attività mette in vendita una serie di oggettistica e di abbigliamento per uomo, i cui ricavati – appunto – vanno nelle casse della onlus. Poco distante, al civico 13 di via Trento, c'è anche un negozio simile dedicato alle donne. In seguito alla scomparsa della bicicletta, da via Trento lanciano un appello a tutti i cittadini: "Visitate i nostri negozi, ci fareste un regalo alla faccia di chi ci vuole male".

A Natale il furto dei panettoni a PizzAut

Purtroppo non è il primo – e con ogni probabilità nemmeno l'ultimo – caso di furto ai danni di persone bisognose o entità che le vogliono aiutare. Poco prima dello scorso Natale, ignoti hanno rubato dei panettoni dal garage del fondatore di PizzAut, un progetto che si prefigge di inserire nel mondo del lavoro i ragazzi afflitti da autismo. La vendita dei dolci natalizi avrebbe aiutato Nico Acampora, il fondatore, nel finanziamento della pizzeria in apertura la prossima primavera. Parlando con Fanpage.it aveva commentato così: "È come se li avessero rubati ai nostri ragazzi. Spero solo che chi li ha presi possa mangiarli per sfamarsi, anche perché a rivenderli non ci si fa chissà quanti soldi. Per noi, però, il danno economico non è indifferente".

1.138 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views