Brescia, morto per Coronavirus l’ispettore di polizia Sandro Colonna: aveva 60 anni
Lutto tra le forze dell'ordine e nel mondo del nuoto a Brescia. L'ispettore di polizia Sandro Colonna è morto all'ospedale Civile di Brescia, dove era ricoverato da giorni. Colonna, presidente dal 1985 dell’Associazione sportiva dilettantistica Nuoto Club Brescia e organizzatore del noto trofeo Città di Brescia, era ricoverato al Civile dai primi di marzo per sottoporsi a un intervento cardiaco. Lui stesso in un post su Facebook del 5 marzo aveva scritto: "Non sarà proprio una passeggiata domani ma mi devo fidare del mio cuore…è giunto quel momento di fare il tagliando e cambiare le valvole… fortunatamente qui sono in ottime mani e gran professionisti…a presto!". Poco dopo però aveva dovuto modificare il post, spiegando che a causa dell'emergenza Coronavirus in corso gli era stato rinviato l'intervento programmato, come accaduto a molti altri pazienti.
Si doveva sottoporre a un intervento chirurgico, poi rimandato per Coronavirus
Proprio il virus che ha finora causato 966 vittime nella sola Lombardia gli sarebbe però stato fatale: Colonna si è contagiato e le complicanze del virus hanno portato a un improvviso aggravamento delle sue condizioni di salute e poi al decesso. Originario di Paola, in Calabria, Sandro Colonna era molto conosciuto nella città della Leonessa. Lascia la moglie e la figlia Beatrice, che come sta accadendo a tanti altri parenti delle vittime non hanno potuto assisterlo negli ultimi istanti di vita perché sono a loro volta costrette a rimanere a casa in quarantena, per evitare di diffondere ulteriormente il contagio. Messaggi di cordoglio per la scomparsa dell'ispettore capo della polizia di Stato sono arrivati da tutta Italia, a partire dalla sua terra natìa: al Santuario di Paola per domani pomeriggio è stata organizzata una messa a cui sarà possibile su Facebook, per via dei divieti di celebrare messe in presenza dei fedeli.