Brescia: il sindaco pronto ad accogliere Asia Bibi, minacciata di morte da fanatici islamici

Il Comune di Brescia è pronto ad accogliere Asia Bibi, la giovane pakistana di fede cattolica condannata a morte nel 2010 per blasfemia in patria e assolta solo pochi giorni fa dalla Corte suprema del Pakistan. Alcuni giorni dopo la scarcerazione il marito della donna aveva lanciato un disperato appello all'Italia, spiegando che la moglie e tutta la famiglia – Asia è madre di cinque figli – erano in pericolo a causa delle minacce di morte arrivate da gruppi di fanatici islamici dopo la decisione della Corte suprema. Il ministro dell'Interno Matteo Salvini si era dichiarato disponibile a trovare una soluzione: "Ci tengo che donne e bambini a rischio della vita, possano avere un futuro".
Adesso, secondo quanto riporta il "Giornale di Brescia", il Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Brescia ha lanciato al sindaco la proposta di accogliere la giovane ragazza cristiana nella città della Leonessa, dove vive una numerosa comunità pakistana. E il sindaco Emilio Del Bono avrebbe accolto l'appello, dicendosi pronto ad attivare tutte le procedure necessarie per accogliere Asia Bibi e la sua famiglia a Brescia. Prima bisognerà però attendere gli sviluppi della vicenda. Al momento infatti Asia e la sua famiglia si troverebbero in una località segreta del Pakistan, impossibilitati a lasciare il Paese in attesa degli sviluppi giudiziari sul caso della donna: le autorità pachistane, su pressione degli estremisti, avrebbero infatti aperto a una revisione della sentenza della Corte suprema.