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Brescia, genitori insultano arbitro 14enne durante una gara di basket, allenatore ritira la squadra

Non ce l’ha fatta più e dopo l’ennesimo insulto rivolto nei confronti dell’arbitro 14enne da parte dei genitori dei ragazzi seduti sugli spalti ha deciso di ritirare la propria squadra perdendo così a tavolino il match. È accaduto nel Bresciano e l’autore del gesto è Marco Giazzi, allenatore della squadra under13 dell’Amico Basket Carpenedolo.
A cura di Chiara Ammendola
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L'episodio è stato raccontato dettagliatamente da Marco Giazzi, allenatore della squadra di basket under 13 del Amico Basket Carpenedolo, sul proprio profilo Facebook. Il coach, che ha ritirato la propria squadra durante una gara a causa delle proteste e degli insulti dei genitori sugli spalti, ha denunciato quanto accaduto durante il match tra la propria squadra e quella ospite che i suoi ragazzi stavano vincendo per 43 a 33. In campo oltre ai giocatori, c'è anche l'arbitro, classe 2005, alle sue prime partite e dunque palesemente emozionato; proprio lui, quel ragazzo di soli 14 anni viene continuamente preso di mira dai genitori della quadra avversaria che dagli spalti lo accusano di fare favoritismi: "Fischi solo a loro, e ma guarda è fallo, non ci vedi?" alcune delle frasi che gli vengono rivolte durante la gara.

Genitori sugli spalti all'arbitro: quanto ti pagano?

All'inizio della seconda parte del match la storia si ripete: "È un massacro, e i falli, e le mani addosso, non ci vedi, quello è antisportivo, e questo non lo vedi?", un clima che non fa altro che innervosire i ragazzi in campo che aumentano pericolosamente proprio il numero dei falli. Durante la terza parte di gara un giocatore compie un fallo tecnico. La platea impazzisce, si legge nel post di Giazzi, "Vergognati c***, vai a rifare il corso, quanto ti pagano?". Insulti che a questo punto diventano inaccettabili e che dopo un fallo non fischiato da parte di un giocatore della sua squadra, l'allenatore decide di fermare in un unico modo: ritirando la propria squadra.

L'allenatore insultato dai genitori quando ha deciso di ritirare la squadra

Mi avvicino ai genitori sugli spalti e dico: "Vi state rendendo conto di cosa sta succedendo? Noi qui in campo stiamo giocando a basket tutti insieme, ci lasciate fare ciò che ci piace in pace? E poi, potete smettere di protestare e insultarci?". La risposta non è tardata. "Vergognati, deficiente, non devi dire a noi quello che dobbiamo fare, e poi la tua squadra non gioca a basket, chiamalo rugby o pugilato ma il basket è un'altra cosa". La gara viene sospesa e la squadra di Giazzi perde col risultato di 0-20 e l'allenatore spiega di aver fatto questa scelta perché né a lui né ai proprio ragazzi conta vincere ma fare ciò che amano nel clima più sereno possibile. "Ore 13:00. Fisso la palestra e non c'è più nessuno. Un vuoto – si legge – stamattina non hanno perso i ragazzi in campo…ma il basket, lo sport".

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