Brescia, espulso dall’Italia albanese accusato di reclutare combattenti per l’Isis (VIDEO)
Alban Elezi, 38enne albanese arrestato nell'ambito di un'inchiesta della procura di Brescia sul reclutamento di foreign fighters per l'esercito dello Stato islamico, è stato espulso dal nostro Paese e rimpatriato in Albania. Il provvedimento è stato deciso dalla prefettura di Brescia, dopo che Elezi, arrestato in Albania e poi estradato in Italia – prima nel carcere romano di Rebibbia e poi in quello di Canton Mombello a Brescia – era stato scarcerato dal tribunale del Riesame. Adesso Elezi si trova a Tirana, rimpatriato con un volo partito da Linate. Agli agenti ha chiesto di arrivare senza manette ai polsi: ad attenderlo l'antiterrorismo albanese che lo "prenderà in consegna". Per lui per i prossimi 5 anni sarà in vigore il divieto di poter accedere ai paesi dell'area Schengen.
Espulso albanese che reclutava combattenti per l'Isis
In Italia Elezi è accusato di aver cercato di arruolare per l'esercito dell'Is un giovane cittadino italiano, di origine tunisina, residente in provincia di Como. Il giovane, 19 anni, aveva espresso in passato la volontà di arruolarsi nell'Isis. Per questo, in virtù delle nuove norme antiterrorismo introdotte dal Decreto legge , al giovane 19enne è stato ritirato il passaporto, ed è stata disposta nei suoi confronti una sorveglianza di 5 anni da parte del tribunale di Como. Eletti è inoltre accusato di aver reclutato in passato Anas El Abboubi, il cittadino marocchino di Vobarno, in provincia di Brescia, partito per combattere in Siria a fianco dei guerriglieri dello stato islamico.