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Brescia: è morto il Cavaliere del lavoro Ulrico Sareni, fondatore dell’azienda dolciaria Lekkerland

È morto all’età di 84 anni Ulrico Sareni. L’imprenditore, nato a Corzano e residente a Orzinuovi, nel Bresciano, negli anni Ottanta fondò con i fratelli la Lekkerland, diventato oggi uno dei gruppi dolciari più importanti d’Italia. Nel 1993 era stato nominato Cavaliere del lavoro. Non ancora nota la data dei funerali.
A cura di Francesco Loiacono
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Ulrico Sareni (Facebook)
Ulrico Sareni (Facebook)

È morto all'età di 84 anni Ulrico Sareni, fondatore della nota azienda dolciaria Lekkerland. Tutta la Bassa bresciana è in lutto per la scomparsa dell'imprenditore, che nel 1993 era stato nominato Cavaliere del lavoro e nella sua impresa impiegava oltre 300 dipendenti. Sareni è morto nella mattina di mercoledì: non sono note le esatte cause del decesso anche se l'imprenditore era malato da tempo. Ulrico Sareni era nato nel 1934 a Corzano ma si era poi trasferito a Orzinuovi, sempre in provincia di Brescia. Lì aveva fondato negli anni Ottanta assieme ai fratelli Ettore e Umberto la Lekkerland, diventata nel corso degli anni la più grande società di commercio e di distribuzione di prodotti dolciari e bevande d'Italia. Un'azienda che può contare oltre 30 centri di distribuzione e un fatturato di milioni di euro e che nel 2015 ha festeggiato i 35 anni di vita.

L'impero commerciale porterà il suo indelebile marchio

Sareni, grande appassionato di calcio, era stato anche presidente di una squadra locale, la Orceana Calcio: "È difficile dare l’ultimo saluto ad una persona che sembrava immortale, forse perché il suo percorso in questa vita lo ha reso tale, agli occhi di molti", ha scritto su Facebook il nipote Paolo: "Lavoro, famiglia, onore: queste le solide colonne sulle quali ha fondato, insieme a mio padre e mio zio Umberto, un impero commerciale che porterà per sempre il suo indelebile marchio", ha scritto il nipote, ricordando come lo "zio Rico" amasse sempre ripetere la frase di Winston Churchill che si trova all’ingresso dell'azienda: "Alcune persone vedono un’impresa privata come una tigre feroce da uccidere subito, altri come una mucca da mungere, pochissimi la vedono com’è in realtà: un robusto cavallo che traina un carro molto pesante". Tanti gli attestati di stima apparsi sui social network, anche da parte di aziende che collaboravano col gruppo dolciario. Non è ancora stata resa nota la data dei funerali.

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