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Brescia, cella frigo rotta, muffa e sporcizia: sequestrati 350 chili di carne mal conservata

Ammonta a ben 350 chili il peso della carne sequestrata a Brescia dalla polizia locale durante un normale controllo: la merce era all’interno di un furgoncino adibito alle consegne che è risultato essere fuori norma per il rispetto delle norme igienico sanitarie. Mentre l’autista alla guida del mezzo aveva il permesso di soggiorno scaduto.
A cura di Chiara Ammendola
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La polizia locale di Brescia ha sequestrato ben 350 chili di carne mal conservata e dunque potenzialmente pericolosa per la salute. La scoperta è stata fatta dagli agenti durante un normale controllo a un furgoncino di una ditta di forniture che stava consegnando il cibo a diversi clienti: quando l'autista alla guida del mezzo ha aperto la cella frigo dove era stipata la merce in consegna, la polizia si è trovata dinanzi alle modalità con la quale la carne veniva trasportata. La cella frigo non era a norma, non  vi era infatti nessuna revisione che accertasse l'effettivo funzionamento della cella stessa, la temperatura non riportata evidentemente era al di sopra di quella necessaria visto che all'interno della cella vi era muffa sulle pareti e a terra, oltre che sporcizia ovunque. Inoltre della carne era praticamente gettata a terra senza alcun tipo di rispetto di norme igieniche.

L'autista alla guida del furgone aveva il permesso di soggiorno scaduto

Per questo la polizia locale, con il supporto di Ats, l’Agenzia di Tutela della Salute che ha accertato le pessime condizioni igienico sanitarie, ha sequestrato la carne all'interno del furgone risultata essere più di 350 chili, in particolare carne per kebab e carne di pollo. Gli agenti hanno poi richiesto il controllo dei documenti del mezzo e dell'autista stesso che è risultato essere non in regola con il permesso di soggiorno ed è stato così condotto al comando di via Donegani per tutte le procedure del caso. Il furgone invece è stato sequestrato così come la carne e l'azienda incaricata del trasporto ha ricevuto una sanzione di 4 mila euro per varie violazioni, tra cui alle norme sanitarie.

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