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Brescia, calci e pugni alla moglie davanti al figlio piccolo: arrestato un uomo di 37 anni

Nel fine settimana è stato arrestato un uomo di 37 anni a Darfo Boario Terme, in provincia di Brescia, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. La vittima delle violenze è una donna di 30 anni, sposata con l’uomo violento da diverso tempo. Secondo le prime ricostruzioni il 37enne da anni picchiava con calci e pugni la moglie, anche davanti ai figli della coppia: la donna non aveva però mai denunciato le violenze alle forze dell’ordine.
A cura di Luca Giovannoni
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Immagine di repertorio
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L'ennesima storia di maltrattamenti e percosse nei confronti di una donna. La notizia arriva da Darfo Boario Terme, in provincia di Brescia, dove un uomo di 37 anni di origini marocchine è stato arrestato nel fine settimana appena trascorso con l'accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. La vittima è una donna di 30 anni, sposata con l'uomo violento da diverso tempo. Secondo le prime ricostruzioni il 37enne da anni usava violenza nei confronti della moglie, che non aveva però mai denunciato l'accaduto alle forze dell'ordine.

La ricostruzione dell'episodio

All'arrivo dei carabinieri nell'abitazione dei due coniugi la donna è stata trovata a terra con diverse lesioni su tutto il corpo. È stata subito trasportata in ospedale a Esine, dove è stata ricoverata e le sono stati diagnosticati traumi dovuti ai calci e pugni del marito: venti giorni la prognosi per la donna. Da quanto emerge, la lite sarebbe avvenuta in presenza del figlio piccolo della coppia che in passato aveva già assistito alle violenze domestiche che il padre infliggeva alla madre. I militari hanno bloccato e successivamente messo in manette il picchiatore seriale. Un arresto convalidato dal giudice, che ha disposto nei confronti dell'uomo il divieto di dimora nel comune di residenza, accompagnato dal divieto di avvicinarsi alla donna. Una misura che intende prevenire il ripetersi di certe situazioni che si verificano da diversi anni. I primi episodi potrebbero risalire al 2017, anno in cui si segnala un primo accesso della donna al pronto soccorso: in quella occasione la vittima aveva riferito di essersi fatta male da sola in seguito a una caduta.

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