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Brescia, arrestati i tre gestori del “Berlusconi Market”: vendevano armi e droga sul dark web

I gestori del quarto “Black market” più frequentato al mondo, denominato “Berlusconi market”, sono stati arrestati nell’ambito di un’indagine della guardia di finanza coordinata dalla procura della Repubblica di Brescia. Nel bazar virtuale che si poteva raggiungere sul dark web era possibile acquistare di tutto: armi, droga e altri articoli illegali.
A cura di Luca Giovannoni
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(Immagine di repertorio)
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Tre arresti legati al mondo del dark web, la parte oscura di internet dove abbondano traffici illeciti e si può trovare in vendita qualsiasi cosa. L'indagine che ha portato alla chiusura di "Berlusconi Market", un black market con oltre 100mila annunci di articoli illegali, è stata svolta dal personale specializzato del Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche della guardia di finanza, con il costante coordinamento della Procura della Repubblica di Brescia. È un'operazione di rilievo internazionale che si colloca nell'ambito del contrasto nel settore dei traffici illeciti online. I tre amministratori di "Berlusconi Market" finiti in manette si trovano attualmente in carcere per aver gestito uno dei più importanti punti vendita del mercato nero in rete, intitolato all'ex presidente del Consiglio e noto già da anni come bazar virtuale del dark web. La procura ha inoltre disposto cinque perquisizioni domiciliari tra Barletta, Torino, Andria e Putignano.

Il precedente a Barletta

L'indagine proseguiva già da diversi mesi: l'operazione Darknet.Drug del maggio scorso aveva permesso di arrestare un venditore online di Barletta, in Puglia, noto nell'ambiente con il nome di g00d00. Dalle perquisizioni successive all'arresto, erano stati sequestrati 2,2 chili di sostanze stupefacenti pronti per essere venduti sul mercato nero di internet: 163 pasticche di ecstasy già pronte e 78 francobolli impregnati di Lsd. Sempre in Puglia era stato inoltre scoperto un locale in cui si svolgeva un'attività di di exchange di Bitcoin, la moneta virtuale che spesso viene utilizzata per concludere pagamenti all'interno del dark web.

Il market sul dark web intitolato a Berlusconi

Dai rilievi effettuati sulle tecnologie sequestrate a Barletta, è stato possibile risalire agli amministratori del black market denominato "Berlusconi Market", un vero e proprio negozio virtuale di articoli illegali come armi da fuoco o sostanze stupefacenti capace di fruttare guadagni per migliaia di euro mensili. Su questo shop online del darkweb, un utente aveva la possibilità di comprare di tutto: da una glock calibro 45 a un grammo di Mdma. Adesso il "Berlusconi market", che costituiva il quarto Black market più frequentato al mondo, è stato chiuso in seguito alla complessa operazione di polizia giudiziaria.

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