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Borseggi sulla metro, presa la banda del passeggino: 5 donne con 27 figli al seguito (VIDEO)

Cinque donne di origine bosniaca, tra i 21 e i 29 anni, sono state arrestate dalla polizia locale di Milano dopo l’ultimo di una serie di borseggi in metropolitana. Le 5 agivano sfruttando i passeggini e portando con sé molti dei loro 27 figli. Per loro è scattato il divieto di dimora nelle città italiane con la metro.
A cura di Francesco Loiacono
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In 5, tutte donne tra i 29 e 21 anni, con uno stuolo di figli al seguito, borseggiavano turisti stranieri sulla metropolitana, seguendo un metodo collaudato. La prima bloccava le porte della vettura con il passeggino, la seconda faceva il palo, la terza distraeva la vittima e le ultime due estraevano il portafoglio all’ignara malcapitata, il tutto in pochi istanti. Una vera e propria professione per le donne, tutte senza fissa dimora di origine bosniaca anche se due di loro sono nate a Roma e ad Alghero. La polizia locale di Milano le ha arrestate dopo l'ultimo colpo alla fermata della metropolitana della stazione Centrale e il giudice, considerando il loro modus operandi, ha ordinato per loro una condanna singolare: il divieto di dimora nelle dieci città italiane che hanno una metropolitana.

La banda del passeggino: 5 donne con 27 figli al seguito

Sterminati i precedenti penali per reati specifici della banda: circa 300. Una delle donne, da sola, ne ha 63 per furto, rapina, scippo, evasione: e non è neanche la più anziana. Altrettanto numerosi anche i figli delle donne: 27 in totale, molti dei quali venivano portati dalle donne durante i loro colpi. Dopo l'ultimo, ai danni di una turista orientale, le cinque hanno ammesso di rubare per professione, ma seguendo un loro personale codice etico: solo agli stranieri e solo in metropolitana. Motivi che, uniti all'impossibilità di dare gli arresti domiciliari e ai precedenti delle donne, hanno convinto il giudice a ordinare per loro il divieto di dimora nelle dieci città italiane con metropolitana pesante o leggera: Milano, Roma, Napoli, Bologna, Firenze, Genova, Torino, Brescia, Venezia e Catania.

"Gli agenti di polizia locale presenti a Milano e talvolta invisibili perché in borghese sanno agire rapidamente per sorprendere i borseggiatori in flagranza. In particolare il Nucleo reati predatori, specializzato nel contrasto dei reati di strada, opera nelle vie di grande commercio e lungo le banchine della metropolitana e sta dando buoni risultati. In un anno ha fatto 200 arresti, 21 solo nell’ultimo mese", ha detto il comandante della polizia locale Tullio Mastrangelo commentando l'operazione.

Granelli: "Più potere ai sindaci per la lotta alla microcriminalità"

L'assessore alla Sicurezza di Milano, Marco Granelli, ha affermato: "Per la sicurezza dei cittadini sono fondamentali la conoscenza delle specificità del territorio e la capacità di differenziare le azioni soprattutto nel caso di reati reiterati che comunemente vengono derubricati ‘microcriminalità' quando sappiamo bene che procurano grande disagio nelle persone. Proprio per questo – ha detto Granelli – con i Comuni d’Italia (Anci) stiamo lavorando a un decreto sicurezza urbana da proporre al ministro Alfano per dare più poteri ai sindaci e incrementare la collaborazione con Polizia di Stato e Carabinieri in tema antidegrado e lotta alla microcriminalità anche con l’inasprimento delle pene".

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