Borse false e accessori per cellulari: blitz contro i venditori abusivi in piazza Duomo a Milano
Borse, portafogli e capi d'abbigliamento contraffatti, accessori per cellulari e aste per i selfie. Questi gli articoli sequestrati dalla polizia locale di Milano nel corso di un blitz contro i venditori abusivi che si piazzano nei pressi di piazza Duomo. Tre i commercianti che sono stati denunciati e multati dai ghisa per vendita non autorizzata: tremila euro la sanzione che ciascuno di loro dovrà pagare. L'intervento di contrasto all’abusivismo commerciale è stato organizzato nel pomeriggio di Capodanno sotto i portici di corso Vittorio Emanuele II, all’altezza di via Foscolo e Santa Radegonda. Nelle bancarelle improvvisate gli agenti del Nucleo anti abusivismo, guidati dal comandante della locale Marco Ciacci, hanno sequestrato 72 articoli d'abbigliamento con marchio contraffatto e 204 accessori per cellulari: "L’attenzione della polizia locale sul commercio abusivo è sempre molto alta, anche il primo dell’anno – ha detto il comandante della polizia locale Marco Ciacci – Sono interventi necessari per tutelare sia il commercio regolare che il consumatore".
Un venditore abusivo è stato denunciato per contraffazione e ricettazione
Dopo il blitz l’area è stata presidiata da uomini in borghese per impedire un eventuale ritorno dei venditori abusivi. Uno di loro, sfuggito in un primo momento ai controlli e tornato per riprendere la vendita, è stato fermato proprio dagli agenti in borghese: si tratta di un cittadino senegalese nei cui confronti è scattata una denuncia per i reati di contraffazione e ricettazione. Nel corso dell'anno appena passato sono state oltre cinquemila le persone controllate dal nucleo anti abusivismo della polizia locale. Il bilancio parla di 32 arresti, 156 denunce per violazioni penali, 403.434 articoli di merce varia sequestrati penalmente e 8 milioni e 163mila articoli sequestrati amministrativamente: "Questa attività mira a preservare il lavoro dei commercianti che svolgono la propria attività onestamente e nel rispetto delle regole – sottolinea l'assessore alla Sicurezza Carmela Rozza – Non bisogna poi dimenticare che comprare merce contraffatta alimenta il lavoro nero, svolto nella maggioranza dei casi in condizioni precarie, e la criminalità organizzata".
