Borgo Mantovano, fuga di monossido di carbonio: 29enne trovato morto nel suo appartamento
È stato un amico a trovare il suo corpo ormai senza vita riverso sul pavimento del suo appartamento in località Zello, a Revere di Borgo Mantovano, purtroppo però nonostante l'arrivo dei soccorritori per il 29enne non c'era ormai più nulla da fare e non è stato possibile fare altro che dichiararne il decesso. A ucciderlo secondo una prima ipotesi sono state le esalazioni di monossido di carbonio sprigionate da una stufetta alimentata a Gpl che l'uomo aveva in casa per riscaldarsi.
Si era trasferito in quell'appartamento da tre settimane
29 anni e originario del Marocco, Y.E. lavorava in Italia da tempo come muratore. Dopo aver vissuto a Ostiglia, si era trasferito da poco più di venti giorni proprio in quell'abitazione dove ha perso la vita il 5 gennaio e che stando a quanto si apprende gli era stata concessa in affitto da un suo connazionale. È stato proprio quest'ultimo a fare la macabra scoperta: l'uomo che si era recato a casa del 29enne per portare della legna con cui alimentare un’altra stufa presente in casa, ha visto il corpo senza vita dell'amico riverso sul pavimento del bagno e ha fatto scattare immediatamente l'allarme.
Ha acceso una stufa in bagno per riscaldarsi
Sul posto sono accorsi i soccorritori del 118 insieme con i vigili del fuoco di Suzzara e di Castelmassa e i carabinieri di Borgo Mantovano, purtroppo però per il 29enne non c'era ormai più nulla da fare. Secondo una prima ricostruzione effettuata dai militari è probabile che l'uomo, andato in bagno per fare una doccia, abbia accesso, per riscaldare l'ambiente, una stufa a gas, evidentemente malfunzionante visto che è da questa che sono partite le esalazioni di monossido che l'hanno ucciso. La salma è stata portata all'obitorio del vicino ospedale di Pieve di Coriano.