Bomba di caldo a Milano, blackout e proteste in molti quartieri: pronto soccorso in tilt
Pronto soccorso e ambulanze in tilt per decine di casi di malore per il caldo. Un'impennata dei consumi dovuta ai condizionatori e blackout temporanei in molte zone della città. Milano ha vissuto un giorno e una notte di passione a causa del caldo infernale che ha avvolto tutto il nord Italia, con picchi di calore record per il mese di giugno e temperature percepite sopra i 40°C. Per la giornata di venerdì 28 giugno previste ancora temperature torride in pianura: oltre 38°C a Milano e Lodi, 38,5°C a Cremona, 39,5°C a Pavia.
Emergenza malori, pronto soccorso e 118 in tilt
Nel pomeriggio di giovedì i pronto soccorso e il 118 sono andati in crisi a causa del numero eccezionale di chiamate per i malori provocati dall'afa. Centinaia di interventi che hanno finito inevitabilmente per intasare gli ospedali. Di conseguenza anche le ambulanze, in attesa di consegnare i pazienti, sono rimaste bloccate provocando una carenza di mezzi a disposizione.
Blackout in varie zone di Milano
La rete elettrica milanese è andata ripetutamente in tilt, con piccoli blackout diffusi in molte zone della città che si sono susseguiti per tutta la notte. I cittadini hanno segnalato interruzioni di corrente in diversi quartieri: da Lambrate a Affori, Bruzzano e Niguarda, ma anche in Città Studi, via Washington e in pieno centro in via Torino. Molti utenti hanno denunciato la difficoltà a contattare Unareti, l'azienda che si occupa della distribuzione per il gruppo A2a.
A2a: impennata dei consumi, +40 per cento
Nella giornata di giovedì Unareti ha registrato punte di consumo di energia più alte del 40 per cento rispetto al 27 giugno dello scorso anno, pari a 1614 megawatt. Anche nei giorni precedenti i consumi sono stati superiori allo scorso anno e in costante crescita. Dal +2 per cento di consumi rispetto al 2018 del 22 giugno al + 28 per cento di mercoledì. Già dai primi di giugno A2A ha lanciato una campagna di comunicazione per sensibilizzare all’uso responsabile dell’energia "per cercare di attenuare il carico sulla rete elettrica cittadina e il conseguente rischio di interruzioni del servizio".