“Bivacchi e degrado”: comitati di quartiere contro la mensa dei poveri San Francesco
L'Opera San Francesco, tra piazza Tricolore e piazza Risorgimento a Milano, è finita nel mirino di alcuni comitati di quartiere. Al centro delle proteste l'atteggiamento di alcuni dei circa 3mila senzatetto che, nei locali dell'Opera, su corso Concordia, ricevono assistenza e pasti caldi a mezzogiorno e all'ora di cena. Una volta terminati i pasti, però, oppure in attesa di consumarli, secondo i residenti si formano spesso bivacchi, e molta gente dorme sulle panchine di corso Indipendenza e viale Argonne. Della protesta si è fatta portavoce Silvia Sardone, membro della segreteria regionale di Forza Italia: "Il quartiere ormai è un bivacco di clochard e ubriachi che sostano perfino sotto al monumento a san Francesco di Assisi in piazza Risorgimento. Nei giardini metà delle panchine è occupata da sbandati. L’Opera San Francesco assiste meritoriamente tantissime persone in difficoltà, ma i cittadini della zona lamentano la totale indifferenza dell’amministrazione. Siamo stanchi dell’atteggiamento buonista e lassista di questa amministrazione. Servono presidi delle forze dell’ordine, piani per la salvaguardia del decoro e ricoveri alternativi per i senzatetto".
"Bivacchi e degrado": residenti contro la mensa dei poveri
Il responsabile della mensa, padre Maurizio Annoni, intervistato da Repubblica, non nega che ci siano dei problemi: "Vengono a trovarmi di sera, chiedono di verificare il funzionamento dei servizi igienici, si lamentano con me perché ci sono persone che dormono sulle panchine fino a viale Argonne. Adesso protestano perché la gente fa i bisogni in strada, abbiamo un solo wc chimico esterno, mentre i nostri servizi interni ogni tanto dobbiamo chiuderli per le pulizie. Insomma, con tremila utenti al giorno, qualche problema di igiene si crea, è inevitabile". I frati sembrano d'altronde abituati a convivere con le proteste dei residenti, anche se l'importanza del servizio svolto dall'Opera, fondata nel 1959 da Fra Cecilio Cortinovis, è innegabile: da sola copre circa il 46 per cento dell'offerta quotidiana di pasti gratuiti di Milano, con una media giornaliera di oltre 2800 tra pranzi e cene.
Il presidente del Consiglio di zona, Renato Sacristani, suggerisce di non dare peso a quelle che definisce "proteste periodiche": "I frati svolgono un servizio fondamentale per la città, noi siamo comunque dalla loro parte e anzi stiamo per dare loro un contributo economico di 5mila euro". Da Palazzo Marino però qualcosa si muove: l'assessore alla Sicurezza, Marco Granelli, la prossima settimana incontrerà i comitati di quartiere assieme ai responsabili della mensa, anche per affrontare il tema dei servizi igienici e delle panchine, promettendo fondi per contenere il degrado.