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“Bivacchi e degrado”: comitati di quartiere contro la mensa dei poveri San Francesco

Alcuni comitati di residenti protestano contro l’Opera San Francesco di corso Concordia, che ogni giorno offre circa 3mila pasti gratuiti ai senzatetto della città. “Il quartiere ormai è un bivacco di clochard e ubriachi”, dice Silvia Sardone della segreteria regionale di Forza Italia. “Proteste periodiche, i frati svolgono un servizio fondamentale per la città e noi siamo comunque dalla loro parte”, ribatte il presidente del Consiglio di zona Renato Sacristani. Previsto settimana prossima un incontro tra l’assessore Granelli, i comitati e i responsabili della mensa per affrontare i problemi.
A cura di Francesco Loiacono
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L'Opera San Francesco, tra piazza Tricolore e piazza Risorgimento a Milano, è finita nel mirino di alcuni comitati di quartiere. Al centro delle proteste l'atteggiamento di alcuni dei circa 3mila senzatetto che, nei locali dell'Opera, su corso Concordia, ricevono assistenza e pasti caldi a mezzogiorno e all'ora di cena. Una volta terminati i pasti, però, oppure in attesa di consumarli, secondo i residenti si formano spesso bivacchi, e molta gente dorme sulle panchine di corso Indipendenza e viale Argonne. Della protesta si è fatta portavoce Silvia Sardone, membro della segreteria regionale di Forza Italia: "Il quartiere ormai è un bivacco di clochard e ubriachi che sostano perfino sotto al monumento a san Francesco di Assisi in piazza Risorgimento. Nei giardini metà delle panchine è occupata da sbandati. L’Opera San Francesco assiste meritoriamente tantissime persone in difficoltà, ma i cittadini della zona lamentano la totale indifferenza dell’amministrazione. Siamo stanchi dell’atteggiamento buonista e lassista di questa amministrazione. Servono presidi delle forze dell’ordine, piani per la salvaguardia del decoro e ricoveri alternativi per i senzatetto".

"Bivacchi e degrado": residenti contro la mensa dei poveri

Il responsabile della mensa, padre Maurizio Annoni, intervistato da Repubblica, non nega che ci siano dei problemi: "Vengono a trovarmi di sera, chiedono di verificare il funzionamento dei servizi igienici, si lamentano con me perché ci sono persone che dormono sulle panchine fino a viale Argonne. Adesso protestano perché la gente fa i bisogni in strada, abbiamo un solo wc chimico esterno, mentre i nostri servizi interni ogni tanto dobbiamo chiuderli per le pulizie. Insomma, con tremila utenti al giorno, qualche problema di igiene si crea, è inevitabile". I frati sembrano d'altronde abituati a convivere con le proteste dei residenti, anche se l'importanza del servizio svolto dall'Opera, fondata nel 1959 da Fra Cecilio Cortinovis, è innegabile: da sola copre circa il 46 per cento dell'offerta quotidiana di pasti gratuiti di Milano, con una media giornaliera di oltre 2800 tra pranzi e cene.

Il presidente del Consiglio di zona, Renato Sacristani, suggerisce di non dare peso a quelle che definisce "proteste periodiche": "I frati svolgono un servizio fondamentale per la città, noi siamo comunque dalla loro parte e anzi stiamo per dare loro un contributo economico di 5mila euro". Da Palazzo Marino però qualcosa si muove: l'assessore alla Sicurezza, Marco Granelli, la prossima settimana incontrerà i comitati di quartiere assieme ai responsabili della mensa, anche per affrontare il tema dei servizi igienici e delle panchine, promettendo fondi per contenere il degrado.

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