Bimbo di quattro anni salvato con intervento al cuore senza precedenti

Quando correva e si sforzava aveva sempre un forte dolore in mezzo al petto e le labbra, sempre più spesso, diventavano bluastre. Davide, quattro anni, è nato prematuro alla 28esima settimana e con un peso di soli 800 grammi. Ha un piccolo difetto cardiaco congenito che, fino a pochi mesi fa, non gli ha dato mai problemi. "Al primo incontro con Davide ho percepito un quadro clinico piuttosto raro in un bambino così piccolo. Alla cardiopatia congenita si era associata un'importante ipertensione polmonare, che limitava la vita quotidiana del bambino e per cui era necessario intervenire", spiega dottor Gianfranco Butera, cardiologo pediatra del policlinico San Donato.
Davide viene sottoposto a un primo intervento al cuore: le équipe del dottor Alessandro Frigiola, Cardiochirurgia Pediatrica, e del dottor Mario Carminati, Cardiologia Pediatrica, riparano la valvola mitralica, chiudono i fori tra gli atrii ed effettuano un bypass della coronaria sinistra. Alla fine dell'operazione però, quando viene scollegato dalla macchina cuore-polmone, il cuore del bambino non riesce a funzionare e allora Davide viene collegato all'Ecmo (ossigenazione extracorporea), un macchinario che serve a sostituire cuore e polmoni. A questo punto i medici intervengono di nuovo sul cuore del bambino. "Non ho mai trattato un paziente così piccolo e il suo caso ci aveva coinvolti tutti moltissimo. Un'emozione indescrivibile in sala operatoria quel giorno. Appena l'arteria si è riaperta e abbiamo visto che lo stent funzionava, la tensione si è sciolta in un applauso e in molta commozione", racconta il dottor Federico De Marco. Dopo quindici giorni di terapia intensiva, oggi Davide è a casa e sta bene. Per un anno dovrà seguire una terapia antiaggregante.