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Bimbi maltrattati in un asilo a Milano: chieste condanne per la coordinatrice e il titolare

Il pubblico ministero di Milano Gianluca Gallo ha chiesto tre anni di carcere per Milena Ceres ed Enrico Piroddi, ex coordinatrice ed ex titolare dell’asilo “Babyworld Bicocca” in viale Sarca a Milano. La struttura era divenuta nota come “l’asilo degli orrori” nel luglio del 2016, dopo un blitz dei carabinieri: le telecamere nascoste avevano documentato numerosi maltrattamenti nei confronti dei bimbi ospitati nella struttura. Per altri due imputati il pm ha chiesto l’assoluzione.
A cura di Francesco Loiacono
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Due richieste di condanna e due d'assoluzione per la vicenda del cosiddetto "asilo degli orrori",  il "Babyworld Bicocca" di viale Sarca a Milano. Il pubblico ministero di Milano Gianfranco Gallo ha chiesto tre anni di carcere per Milena Ceres ed Enrico Piroddi, rispettivamente ex coordinatrice ed ex titolare dell’asilo e l’assoluzione per altre due maestre. Sono tutti accusati di aver maltrattato una decina di bambini ospitati nella struttura, quattro dei quali si sono costituiti parti civili attraverso le loro famiglie. Davanti al giudice per l'udienza preliminare Raffaella Mascarino si sta svolgendo il processo con rito abbreviato: gli imputati sono accusati a vario titolo di maltrattamenti, lesioni, sequestro di persona e abuso dei mezzi di correzione. L'ex coordinatrice Milena Ceres ha già patteggiato in passato 2 anni e 9 mesi per altri episodi contestati nella stessa inchiesta: il processo riguarda però altri episodi di maltrattamenti che erano emersi in una seconda fase delle indagini e avevano inizialmente coinvolto altre due educatrici della strutture, per le quali però ora il pm ha chiesto l'assoluzione.

La vicenda dell'asilo degli orrori era venuta alla luce nel luglio del 2016, dopo che i carabinieri, che da tempo monitoravano la struttura anche grazie a telecamere di sorveglianza nascoste, avevano visto la Ceres tirare un morso a uno dei bambini. Erano scattati gli arresti, subito convalidati, anche se nei giorni successivi la Ceres era stata posta ai domiciliari e Piroddi era tornato in libertà. Oltre al morso, i filmati avevano documentato altri tipi di violenze compiute sui bimbi, tutti di età compresa tra i dieci mesi e i due anni: schiaffi, spintoni, insulti, bimbi legati con le cinghie alle sedie, chiusi per ore in stanzini bui e alimentati in maniera forzata. L'avvocato di parte civile ha chiesto una perizia medico-psicologica sui bimbi, proprio per capire se i maltrattamenti subiti abbiano causato danni permanenti. Il legale ha chiesto poi la condanna per tutti e quattro gli imputati e una provvisionale di 60mila euro.

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