Bimba di 16 mesi morta a Cantù: indagato il padre, nell’auto non c’era il seggiolino

Sono due le persone indagate per la morte della piccola Aurora, la bimba di 16 mesi deceduta la scorsa notte in un incidente stradale avvenuto in una frazione di Cantù, in provincia di Como. Oltre all'operaio 34enne che guidava l'auto che si è scontrata contro quella su cui viaggiava Aurora, che è stato arrestato, anche il padre della bambina è indagato a piede libero per omicidio colposo. L'uomo, 28 anni, deve rispondere del fatto che nella vettura non fosse installato il seggiolino previsto per legge per i bambini fino a 150 centimetri di altezza. L'auto ne era sprovvista: Aurora viaggiava in braccio alla madre 26enne, rimasta ferita in maniera lieve così come il papà della piccola, che ha riportato la frattura di un ginocchio. Secondo quanto accertato dagli inquirenti, inoltre, la macchina su cui viaggiava Aurora non avrebbe dovuto circolare affatto: il veicolo era infatti sottoposto a fermo amministrativo in quanto privo della revisione.
Domani udienza di convalida per il 34enne arrestato
Intanto domani si capirà se il 34enne che si trovava alla guida dell'altra auto finirà in carcere. L'uomo, rimasto illeso nell'incidente, era alla guida con un tasso alcolemico di oltre due volte superiore al limite consentito per legge. È stato arrestato nella mattinata di ieri con le accuse di omicidio stradale, aggravato dalla guida in stato d'ebbrezza. Il pubblico ministero Antonio Nalesso ha chiesto per lui la custodia cautelare in carcere: domani il giudice per le indagini preliminari di Como, davanti al quale si terrà l'udienza di convalida dell'arresto, dovrà decidere in merito.