Bergamo, uccise un siriano a colpi di roncola: il paese si schiera con l’omicida

Doveva essere la tradizionale festa del raccolto dedicata al granturco. E invece, la "Sagra del melgot" che si è tenuta domenica a Cologno al Serio, paese del Bergamasco, è diventata una sorta di manifestazione di solidarietà a un compaesano, Sebastiano Arnoldi. Si tratta dell'agricoltore arrestato lo scorso sabato per un brutto caso di cronaca avvenuto ad agosto: l'uccisione a colpi di roncola di un immigrato siriano di 50 anni accusato di furto. Arnoldi, che ai carabinieri ha confessato il delitto, lo avrebbe ucciso con 30 colpi di roncola: alle forze dell'ordine ha detto che l'immigrato era l'autore di una serie di furti in alcune auto parcheggiate e che, dopo averlo bloccato prima dell'ennesimo episodio, aveva ricevuto minacce dall'uomo. Così, ha perso la testa e l'ha colpito.
Per l'agricoltore che ha confessato il delitto è scattata una raccolta fondi
Arnoldi è titolare di un'azienda agricola e padre di tre figli. Si trova al momento in carcere: in suo sostegno circa sessanta trattori hanno sfilato per le vie del paesino, con il benestare del sindaco leghista del paese, Claudio Sesani, che ha espresso sostegno incondizionato all'uomo e degli assessori. Ma nel paese un po' tutti sembrano concordi nel dire che l'agricoltore li ha liberati di un problema. Il "problema" in questione, Ibrahim Basam, viveva da circa 20 anni in Italia. Aveva precedenti per furto: il suo corpo, lo scorso agosto, è stato trovato dilaniato a pochi metri dal luogo dove vive l'arrestato.
A giorni è attesa una fiaccolata di sostegno per l'agricoltore, la cui famiglia adesso versa in gravi condizioni economiche: oltre ai cartelloni con l'hashtag #iostoconsebastiano apparsi durante la manifestazione di domenica, in tanti hanno anche aderito a una raccolta fondi per aiutare l'uomo e la sua famiglia. Su quella della vittima non si sa nulla: ma è un problema che sembra non interessare i cittadini (almeno alcuni) di Cologno al Serio.