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Bergamo, trovato un cadavere in una roggia: è di un trentenne del Guatemala

Venerdì notte il cadavere di un uomo, un 30enne originario del Guatemala, è stato trovato in una roggia a Gorle, paesino alle porte di Bergamo. I carabinieri ipotizzano che si sia trattato di un suicidio, anche se restano molti lati oscuri: l’uomo era infatti domiciliato nella zona di Genova.
A cura di Francesco Loiacono
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Il cadavere di un uomo, un 3oenne originario del Guatemala, è stato trovato nella tarda serata di venerdì a Gorle, comune alle porte di Bergamo. Il corpo si trovava nella roggia Morlana, appoggiato contro la griglia di una presa d'acqua. A recuperarlo sono stati i carabinieri, che adesso indagano sull'episodio coordinati dal pubblico ministero Fabrizio Gaverini.

L'ipotesi più plausibile è il suicidio

L'ipotesi considerata più plausibile dagli investigatori è che si tratti di un suicidio: l'uomo, che aveva un passaporto in tasca, sarebbe infatti domiciliato nella zona di Genova, e non avrebbe dunque in apparenza alcun collegamento con la zona della Bergamasca nella quale è stato trovato cadavere. Secondo i carabinieri il 30enne si sarebbe buttato in un punto ancora imprecisato della roggia Morlana, forse distante chilometri dal punto nel quale è stato ritrovato. Mistero però sulle cause dell'estremo gesto, così come sul perché il 30enne abbia percorso svariati chilometri per mettere in pratica le sue intenzioni suicide. Sarà l'autopsia disposta sul corpo a chiarire questi aspetti, fornendo utili tasselli alla risoluzione del caso per gli investigatori.

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