Bergamo, picchia e minaccia con un coltello la fidanzata, arrestato. Ma in tribunale lei lo difende
Una scenata di gelosia che avrebbe potuto aver un esito assai peggiore per la 18enne aggredita e minacciata dal fidanzato nella sua caso di Bergamo. Tutto ha inizio venerdì 8 marzo quando il ragazzo della giovane, un 23enne spagnolo, avrebbe dato il via a un litigio accusando la 18enne di averlo tradito. Le avrebbe chiesto prima il cellulare in modo da poter avere, a suo dire, le prove del presunto tradimento, poi avrebbe chiuso la porta di casa sequestrando le chiavi e impedendole così di uscire, le avrebbe stretto un foulard al collo e dopo averla schiaffeggiata l'avrebbe minacciata di morte con un coltello da cucina lungo 34 centimetri.
Per il 23enne disposto il divieto di dimora nella Bergamasca
La ragazza riuscita a nascondersi in una stanza della casa avrebbe avvertito le forze dell'ordine giunte poco dopo sul posto. Il racconto fornito nei minimi dettagli proprio dalla 18enne ai carabinieri ha permesso ai militari di arrestare il ragazzo, risultato essere senza fissa dimora e con precedenti per tentata rapina. Processato per direttissima dal tribunale di Bergamo ha dovuto difendersi dalle accuse di minacce aggravate, lesioni e violenza privata. Il giudice Ciro Iacomino ha disposto per lui il divieto di dimora nella Bergamasca: ma poco prima dell'inizio del processo la ragazza si sarebbe presentata in tribunale con l'intenzione di voler ritirare la denuncia e spendendo parole d'amore per il fidanzato. Il dibattimento è stato rinviato al 3 aprile.