Bergamo, parenti delle vittime di Covid a Ue: “Crimini contro l’umanità in gestione emergenza”
Possibili crimini contro l’umanità nella gestione dell’emergenza Coronavirus in Lombardia. È questa "l'accusa" mossa dai familiari delle vittime di Covid 19 appartenenti al Comitato Noi Denunceremo contenuta nella lettera che lunedì invieranno alla presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, e al presidente della Corte europea dei diritti dell’uomo, Ròbert Ragnar Spanò.
Una lettera il cui contenuto verrà divulgato nei prossimi giorni e che è stata scritta per chiedere la supervisione delle più alte cariche europee, sia politiche che giuridiche, sulle indagini in corso in Lombardia portate avanti dalla procura di Bergamo dopo le decine di denunce presentate proprio dai parenti delle vittime di Covid nella zona della Bergamasca. Tre le decisioni che secondo quanto espresso nella lettera avrebbero esposto la cittadinanza a un maggiore rischio di contagio: la riapertura dell’ospedale di Alzano Lombardo, la decisione di mantenere aperte le attività produttive tra Alzano Lombardo e Nembro, nella Bergamasca, e la zona di Orzinuovi nel Bresciano e la gestione da parte delle Ats dei pazienti ricoverati, molti dei quali spostati dagli ospedali alle Rsa.
Gli articoli citati nella lettera, a cui fa appello il comitato ipotizzando i crimini contro l’umanità, sono l’1, il 2 e il 3 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, che citano il diritto alla dignità umana e alla vita, nonché all’integrità fisica e psichica. Viene poi citato l'articolo 32 della Costituzione italiana, secondo cui “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti". Il comitato "Noi Denunceremo" è nato su Facebook in piena emergenza e accoglie i parenti delle vittime di Covid nella zona della Bergamasca: in totale sono almeno altre 200 le denunce che il comitato intende presentare in procura, non contro medici e personale sanitario ma "contro i politici che non hanno fatto altro che raccontare bugie".