Bergamo, moschea abusiva nella casa di un esponente di Fratelli d’Italia
Nella sua crociata per impedire la realizzazione di una moschea a Bergamo, Rey Brembilla, esponente locale del partito Fratelli d'Italia, forse ignorava che il "nemico" lo aveva in casa. Non è un modo di dire: proprio all'interno di un appartamento nel centro città di sua proprietà, affittato ad una associazione, gli agenti della polizia locale hanno scoperto infatti una moschea abusiva. A far emergere la notizia, riportata dal quotidiano Repubblica, un'interrogazione in Consiglio comunale di Forza Italia sui controlli della polizia locale alle moschee abusive presenti in città. Con grosso stupore, l'assessore alla Sicurezza della città orobica ha Sergio Gandi ha rivelato che un appartamento di via San Bernardino, sede dell'associazione Al Madinahun, veniva usato per pregare.
L'avvocato: "Già depositata memoria in procura"
La vicenda risale all'anno scorso: ad agosto e poi a settembre ci sono stati i due sopralluoghi degli agenti della polizia locale che hanno permesso di rilevare le infrazioni. Affittuario e proprietario sono stati entrambi sanzionati per utilizzo dell'unità immobiliare in maniera difforme dagli strumenti urbanistici. Sulla vicenda è intervenuto l'avvocato di Brembilla, candidato alle ultime elezioni amministrative con Fratelli d'Italia: "Ho già depositato una memoria in Procura. Più di continuare a inviare raccomandate sollecitando gli inquilini a tornare sui loro passi cosa potremmo fare?", ha detto il legale Marco Gregis, che ha aggiunto: "E poi versano regolarmente l'affitto, anche perché sanno che se così non fosse quello sarebbe il modo più diretto per poterli mandare via".