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Gori: “A Bergamo 4mila tamponi al giorno grazie a privati, Regione non aveva comprato attrezzature”

“La provincia di Bergamo potrà contare su 4.000 tamponi al giorno. Grazie a chi? Al Rotary e ad alcune aziende private, che a loro spese hanno acquistato attrezzature robotizzate negli Usa e reagenti in Uk. Quel che la Regione avrebbe dovuto fare e non ha fatto”. Il sindaco Giorgio Gori ha annunciato con un tweet un incremento del numero di tamponi sul territorio. La replica in una nota di Regione Lombardia: “È un progetto pilota frutto della collaborazione tra il Rotary Distretto 2042, Regione Lombardia, e nello specifico Ats di Bergamo e l’Asst Bergamo Est”. E i tamponi sarebbero in realtà duemila.
A cura di Simone Gorla
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Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori
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La provincia di Bergamo entro la fine di maggio potrà contare su 4mila tamponi al giorno. Lo ha annunciato il sindaco Giorgio Gori, spiegando che il merito dell'ampliamento della possibilità di verificare la positività al coronavirus in uno dei territori più flagellati da virus è da attribuire ad iniziative private. La replica di Regione Lombardia: "È un progetto pilota in collaborazione con Ats e Asst".

Gori: Privati hanno comprato i macchinari, avrebbe dovuto farlo la Regione

"Entro fine mese la provincia di Bergamo potrà contare su 4.000 tamponi/giorno. Grazie a chi? Al Rotary e ad alcune aziende private, che a loro spese hanno acquistato attrezzature robotizzate negli Usa e reagenti in Uk. Quel che la Regione avrebbe dovuto fare e non ha fatto", ha scritto su Twitter il primo cittadino bergamasco.

Attacco al governo sui reagenti: Stavano inviando solo bastoncini

Nella giornata di ieri Gori ha criticato anche il governo per i ritardi sull'invio dei reagenti necessari per i tamponi. "Tre mesi dopo l’inizio dell’emergenza covid il commissario Arcuri avvia una gara per l’acquisto di reagenti da aziende nazionali e internazionali. Quindi è vero: i 5 milioni di tamponi che il governo si accingeva a spedire alle Regioni erano solo bastoncini", ha scritto il sindaco, ricordando le accuse lanciate dal governatore Attilio Fontana, che aveva detto: "Il commissario Arcuri ha mandato tanti tamponi, ma ha dimenticato di allegare i reagenti. I tamponi sono l'oggetto materiale con cui si raccoglie da gola e naso quanto deve essere sottoposto ad esame. Se non ci sono i reagenti è fine a se stesso". Le difficoltà nel reperire i reagenti hanno costituito uno dei principali problemi da affrontare nel corso dell'emergenza in Lombardia. Il numero di analisi processare dai laboratori lombardi è stato limitato, anche se nelle ultime settimane la capacità è stata aumentata. Nella giornata di ieri sono arrivati i risultati di oltre 2omila tamponi.

Regione Lombardia: Incremento tamponi frutto anche di nostra collaborazione

Nel pomeriggio è giunta la risposta della regione Lombardia che ha voluto precisare come sia stata la sinergia della stessa Regione con Rotary Distretto 2042, Ats di Bergamo e l'Asst Bergamo Est a produrre un incremento di tamponi per la città orobica: "Se il territorio di Bergamo potrà contare su un incremento della capacità di processare tamponi, lo si deve a un progetto pilota frutto della collaborazione virtuosa tra il Rotary Distretto 2042, Regione Lombardia, e nello specifico Ats di Bergamo e l'Asst Bergamo Est – si legge in una nota – l'iniziativa è stata presentata alla stampa lo scorso 7 maggio". I tamponi previsti se la sperimentazione andrà a buon fine, a quanto si apprende, potrebbero essere duemila, la metà di quanto annunciato da Gori.

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