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Bergamo e Brescia candidate insieme a Capitale italiana cultura 2023: “La sofferenza ci ha uniti”

Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, e quello di Brescia, Emilio Del Bono, hanno annunciato che le due città si candidano insieme a diventare Capitale italiana della cultura 2023. Un’iniziativa per reagire dopo la tragedia del coronavirus. “Dolore e sofferenza stanno ancora attraversando i nostri territori, ma il desiderio di riprendere la vita interrotta bruscamente è forte”.
A cura di Simone Gorla
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Bergamo e Brescia si candidano insieme a diventare Capitale italiana della cultura 2023. I sindaci delle due città simbolo dell'emergenza coronavirus, tra le più colpite dal contagio per numero di infetti e vittime, ma soprattutto per la violenza con cui il covid ha devastato il territorio di queste due città e delle relative province, hanno annunciato la candidatura congiunta spiegando: "Ci unisce la sofferenza, ma anche la voglia di ripartenza". Il primo cittadino di Bergamo, Giorgio Gori, e il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, con i rispettivi assessori alla cultura, Nadia Ghisalberti e Laura Castelletti, hanno presentato il progetto che vuole essere una reazione alla grave crisi sociale determinata dalla pandemia. Le due città hanno quindi stretto un'alleanza per rialzarsi insieme.

L'annuncio di Gori e Del Bono: Bergamo e Brescia candidate insieme

"L'idea di lavorare ad un progetto comune è partita da Brescia – ha raccontato il sindaco Gori – e l'abbiamo accolta subito con entusiasmo. Bergamo aveva in programma la mostra dedicata a Peterzano e stava lavorando alla riapertura del teatro Donizetti. Dobbiamo cominciare a riaccenedere il motore e questo è un settore sul quale vogliamo puntare". "In questi momenti è necessario progettare il futuro – ha spiegato il collega del Bono -. I nostri territori escono da mesi di grande sofferenza. Ora abbiamo scelto di annunciare ora un cammino e un progetto condivisi".

"Il desiderio di riprende la vita interrotta è forte"

"Dolore e sofferenza stanno ancora attraversando i nostri territori, ma il desiderio di riprendere la vita interrotta bruscamente è forte", ha spiegato l'assessore bresciano Laura Castelletti. "Per la ripartenza abbiamo deciso di dare un ruolo centrale alla cultura. Cultura motore di crescita e di sviluppo delle nostre città. Cultura con i valori che rappresenta, l’identità, il nostro patrimonio fatto di luoghi, sensibilità e persone. Cultura come elemento fondamentale nei percorsi d’inclusione sociale e integrazione".

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