Bergamo, barista indebitata: Equitalia pignora la pensione della figlia disabile

Ennesima storia di burocrazia insensibile nel Bergamasco, precisamente a Redona. A raccontarla l'edizione locale del Corriere della sera, che dà spazio al dramma di una barista di 57 anni indebitata col Fisco, costretta a fare i conti con la "rapacità" di Equitalia. Giovanna Fornoni, questo il nome della donna, ha un conto in sospeso di 130mila euro. Soldi che la donna, tre figlie e un nipotino, è intenzionata a versare. Equitalia, però, incurante delle buone intenzioni, le ha pignorato tutti i conti. Peccato che su uno di questi transiti anche la pensione d'invalidità di una delle figlie della donna, disabile. Roberta, questo il nome della ragazza, riceve dallo stato circa 800 euro al mese. Ma le ultime mensilità se l'è prese Equitalia. Un abuso, secondo la barista: una prassi legittima secondo Equitalia e l'Inps, perché il bonifico arrivava fino a poco tempo fa sui conti della madre.

Bergamo, barista indebitata: Equitalia pignora la pensione della figlia disabile

Da qualche giorno non è più così: adesso Roberta ha un suo conto alle Poste. Ma lo Stato deve restituirle circa 2.400 euro. Soldi che servono alla ragazza per andare avanti. La mamma, infatti, nonostante la crisi, continua ad aprire ogni giorno il suo bar "Smile", mandandolo avanti con l'aiuto delle altre due figlie. La donna confida nella sua clientela abituale per riuscire a risalire la china, e ammette anche che in passato abbia potuto commettere qualche errore di gestione. Ma sua figlia Roberta non deve assolutamente andarci di mezzo: "Pagheremo, ma Roberta no", afferma con forza la donna. Chissà se lo Stato la ascolterà.