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Beccalossi dichiara guerra ai bar con le slot: “Boicottiamoli”

La provocazione dell’assessore al Territorio della Regione Lombardia arriva a margine di un convegno sulle ludopatie svoltosi a Milano. L’assessore alla Sicurezza, Granelli: “A Milano comminate 25 multe a sale da gioco o pubblici esercizi che non rispettavano la normativa in materia”. Da Comune e Regione arriva un appello al Parlamento sul gioco d’azzardo: “Serve una normativa nazionale”.
A cura di Francesco Loiacono
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Cinque milioni. È il numero delle persone potenzialmente affette da dipendenza da gambling in tutta Italia. Un fenomeno, quello della ludopatia, in crescita ovunque, anche a Milano e in Lombardia, dove da tempo Comune e Regione sono protagoniste di una battaglia per regolamentare la diffusione delle sale da gioco e delle macchine slot in esercizi commerciali. Se ne è parlato mercoledì 5 novembre in un convegno svoltosi a Palazzo Marino, alla presenza delle istituzioni e delle associazioni no profit già attive sul territorio. "Il lavoro comune delle istituzioni sta portando a buoni risultati, ma non basta. Serve un intervento legislativo nazionale per coprire quelle zone grigie, dal gioco on-line, che travolge in particolare i più giovani, alla giungla dei gratta e vinci, nelle quali si nascondono le maggiori criticità", ha detto il vicesindaco di Milano e assessore all'Urbanistica, Ada Lucia De Cesaris.

"Sul fronte della prevenzione è fondamentale avviare una vera e propria mobilitazione culturale che metta in guardia i cittadini sui rischi derivati dal gioco d'azzardo, che troppo spesso degenera in dipendenza e comportamenti schizofrenici, specialmente tra le fasce più deboli della popolazione", ha aggiunto l’assessore comunale alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino. Sul fronte dei controlli è intervenuto l'assessore comunale alla Sicurezza, Marco Granelli: "Ad oggi a Milano sono state comminate 25 multe a sale da gioco o pubblici esercizi che non rispettavano la normativa in materia". Granelli ha poi parlato del problema dell'esistenza di due diverse normative sul gioco d'azzardo, una a livello nazionale e una regionale: "È necessario prevedere un unico iter autorizzativo che risponda a entrambe e non, come oggi, due iter separati che danno spazio a equivoci".

Beccalossi, guerra ai bar con le slot: "Boicottiamoli"

Al convegno è intervenuta anche l'assessore regionale al Territorio Viviana Beccalossi, che ha lanciato una provocazione: "La legge regionale contro il gioco d’azzardo patologico è un punto di partenza importante, ma da sola non può bastare per contrastare questo fenomeno sempre più diffuso. Deve partire una vera e propria sollevazione popolare: i cittadini devono boicottare i locali pubblici, bar compresi, in cui ci sono delle slot machine, andando a bere un caffè e a mangiare un panino da chi non ospita queste macchinette mangiasoldi". E a proposito della normativa regionale anti-slot ha dichiarato: "La nostra legge ha ancora margini di miglioramento. Non poteva essere altrimenti dato che si è trattato del primo provvedimento di questa portata a livello nazionale. In queste settimane stiamo studiando le nuove norme da presentare in Consiglio per restringere ancora di più il cerchio attorno al gioco d’azzardo incontrollato e permettere che anche le slot oggi attive, allo scadere delle licenze attuali, non possano più essere ‘riaccese' se presenti all’interno della fascia sensibile di cinquecento metri da scuole, case di cura, chiese e oratori".

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