Bando sulle moschee, Majorino denuncia: “Minacce di morte contro me e la mia famiglia”
La denuncia è arrivata nel corso della riunione di giunta. L'assessore alle Politiche sociali di Milano, Pierfrancesco Majorino, candidato alle prossime primarie del centrosinistra, ha affermato di aver ricevuto minacce di morte rivolte a lui e alla sua famiglia. Motivo: aver lavorato al bando per l'assegnazione di aree pubbliche a confessioni religiose per la costruzione di luoghi di culto, cioè il cosiddetto "bando sulle moschee". Su Facebook il suo commento in merito è stato netto: "La dico piatta: nulla mai ci farà retrocedere sulla strada dell'integrazione culturale e religiosa – ha scritto Majorino, che ha poi aggiunto -: Lo dico anche ai montatori di odio professionisti della Lega Nord e del centrodestra: noi andiamo avanti!".
Il bando sulle moschee
Il bando è relativo a tre aree (in via Marignano, nell'ex Palasharp e in via Esterle, vicino via Padova), che lo scorso agosto sono state assegnate a tre associazioni rappresentative di due diverse religioni: islamica ed evangelica. Al momento però tutto è fermo: si attende infatti l'esito di alcuni ricorsi al Tar da parte delle associazioni escluse, nonché il pronunciamento della Consulta sulla legge regionale lombarda che regola la costruzione di nuovi luoghi di culto, e contro cui il governo ha fatto ricorso.
Minacce a Majorino, solidarietà da Sala e Balzani
Immediate sono arrivate le prime attestazioni di solidarietà nei confronti di Majorino. La più rapida è stata il vicesindaco Francesca Balzani, avversaria di Majorino alle primarie: "Desidero esprimere tutta la mia vicinanza e solidarietà a Pierfrancesco Majorino e al suo staff per le minacce che hanno subito. Accoglienza e inclusione sono e rimarranno tratto distintivo della nostra giunta e della nostra coalizione. Nessuno può pensare di farci cambiare idea con le minacce", ha detto il vicesindaco. Solidarietà a Majorino è stata espressa anche dal deputato Pd Emanuele Fiano, che si è invece ritirato dalle primarie, e dal consigliere comunale di Sel Mirko Mazzali.
"Milano deve proseguire sulla strada dell'accoglienza e dell'integrazione, contro ogni forma di minaccia e di violenza. Deve essere unita contro ogni genere di intimidazione", ha scritto su Facebook Giuseppe Sala. A Majorino è arrivata anche la solidarietà dell'ex vicesindaco Ada Lucia De Cesaris, del capogruppo Pd a Palazzo Marino Lamberto Bertole, di diversi assessori fra cui Filippo Del Corno e Pierfrancesco Maran e anche del sindaco di Milano, Giuliano Pisapia: "Le minacce non ci spaventano. A Pierfrancesco vanno la mia solidarietà e la mia vicinanza. Sono sicuro – ha aggiunto – che il suo impegno per mettere in atto politiche di integrazione e solidarietà non si fermerà. La libertà di culto e il diritto di poterla esercitare è uno dei principi cardine della nostra Costituzione e chiunque usi la violenza, anche solo verbale, certamente non otterrà il risultato di fermare l'opera di Majorino e di tutti coloro che credono nei principi democratici e nel dialogo interreligioso e interculturale".