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Ballottaggio Milano, i 5 libri preferiti da Parisi e Sala: Amos Oz e “Il Gattopardo”

Sul sito Amazon.it i due candidati a sindaco di Milano Stefano Parisi e Beppe Sala hanno pubblicato la lista dei loro libri preferiti. In cima all’elenco di Parisi “Una storia di amore e di tenebra” di Amos Oz, mentre Sala indica “Pastorale americana” di Philip Roth. Ma tra i titoli preferiti anche “La famiglia Karnowski” di Israel J. Singer e “Il Gattopardo” di Tomasi di Lampedusa, inserito nella cinquina da Sala.
A cura di Francesco Loiacono
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A due giorni dal ballottaggio, la sfida tra i candidati a sindaco di Milano Stefano Parisi e Giuseppe Sala si "combatte" anche a colpi di libri. Il sito Amazon.it ha infatti pubblicato la lista delle cinque letture preferite dai due manager che si contendono la poltrona di Giuliano Pisapia. In cima alle preferenze di Stefano Parisi lo scrittore israeliano Amos Oz e il suo "Una storia di amore e di tenebra", a conferma dello stretto rapporto tra Parisi e Israele: sia la moglie che le due figlie di Parisi sono infatti ebree. Stesse origini per lo scrittore preferito da Beppe Sala, Philip Roth: il suo "Pastorale americana" apre la cinquina dei libri preferiti dall'ex commissario Expo.

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Tra gli altri libri preferiti da Parisi, "La famiglia Karnowski" di Israel J. Singer, "La spia inglese" di Daniel Silva, "La Follia" di Patrik McGrath e "L’intelligenza del denaro" di Alberto Mingardi. Quest'ultimo è l'unico saggio presente nella cinquina di Parisi, e rappresenta bene il pensiero del manager di Chili Tv nell'ambito dell'economia: è un elogio al libero mercato, che secondo l'autore è ancora troppo imbrigliato dalla presenza dello Stato.

A completare la cinquina dei libri preferiti da Beppe Sala sono "Il Maestro e Margherita", capolavoro di Michail Bulgakov, "Il Gattopardo" di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, "Open" di Andre Agassi e "L'insostenibile leggerezza dell'essere" di Milan Kundera. La speranza per gli elettori di Sala è che la scelta del capolavoro di Tomasi di Lampedusa sia dovuta non all'ammirazione per il "gattopardismo", ma alla necessità di superarlo.

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