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Ballabio, ragazzo rapinato e aggredito nei boschi della droga: mozzate due dita a colpi di pistola

Un giovane è rimasto vittima di una rapina e di un agguato nei boschi di Ballabio, in provincia di Lecco, noti per essere diventati una grossa piazza di spaccio. Il giovane ha raccontato di essere stato aggredito da due uomini che dopo averlo rapinato dei propri soldi gli hanno sparato riuscendo a colpirlo alla mano e mozzandogli due dita.
A cura di Chiara Ammendola
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Una storia di droga e di violenza quella che viene dall'area boschiva di Ballabio, nel Lecchese, zona divenuta tristemente nota per lo spaccio di droga: è qui che un ragazzo è rimasto vittima prima di una rapina e poi di un agguato terminato a colpi d'arma da fuoco. Il giovane secondo il racconto fornito alle forze dell'ordine sarebbe stato colpito da due uomini armati di pistola, e per questo avrebbero perso due dita della mano sinistra, tranciate da un colpo esploso a bruciapelo. I fatti risalgono a qualche giorno fa quando il giovane di nazionalità marocchina e con regolare permesso di soggiorno si trovava nel boschetto di Ballabio intento a cedere alcune dosi di droga: dopo aver venduto della sostanza stupefacente a una coppia di tossicodipendenti lo spacciatore è stato aggredito alle spalle da due uomini.

I due forse legati alla gestione della droga nella zona di Ballabio gli hanno puntato una pistola contro intimandogli di consegnare loro tutto il suo denaro, cosa che il giovane spacciatore ha fatto immediatamente. Ma uno dei rapinatori non contento ha estratto la pistola e gliel'ha puntata contro. A questo punto il giovane si è dato alla fuga e i ladri hanno esploso diversi colpi di pistola riuscendo però a non colpirlo. Un solo proiettile lo ha centrato alla mano, mozzandogli due dita. Ed è così che il ragazzo si è nascosto prima di decidere di chiedere l'aiuto dei medici e denunciare quanto accaduto. Gli inquirenti sono ora sulle tracce dei rapinatori che potrebbero essere accusati anche di omicidio volontario: secondo una prima ricostruzione è probabile che volessero dare una lezione al ragazzo per affermare il proprio controllo sul territorio.

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