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Avvocato gay sposa una donna incinta e si finge papà del bimbo: rischia il processo

Avrebbe sposato una donna albanese, incinta di un altro uomo, per fingersi papà del neonato e poterlo crescere non assieme alla donna, ma al suo compagno. Protagonista della vicenda un avvocato gay di Pavia, che rischia il rinvio a giudizio assieme al compagno e alla mamma del bambino per alterazione in concorso di stato civile di un neonato. La sua difesa: “Ho agito per tutelare l’interesse del bambino”.
A cura di Francesco Loiacono
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Avrebbe sposato una donna albanese, incinta di un altro uomo, per fingersi papà del neonato e poterlo crescere non assieme alla donna, ma al suo compagno. Protagonista della vicenda un avvocato gay di Pavia, che dopo essere stato denunciato assieme al compagno e alla madre del bambino per alterazione in concorso di stato civile di un neonato adesso rischia il rinvio a giudizio.

La difesa: "Ha agito per tutelare l'interesse del bambino"

La vicenda è complessa e con molti aspetti ancora da chiarire: la versione dell'avvocato pavese è diversa da quella della madre del bambino. Come spiegato dal legale dell'uomo, Niccolò Angelini (che è anche presidente dell'Arcigay di Pavia), l'avvocato "ha agito unicamente per tutelare l'interesse del bambino", che sarebbe potuto diventare merce di scambio. Una versione sulla quale ulteriori chiarimenti, come riporta il quotidiano "La Provincia Pavese", saranno forniti al momento opportuno.

La ricostruzione della vicenda

L'avvocato pavese da anni convive con il compagno, di nazionalità albanese. Il fratello di quest'ultimo è il padre naturale del bambino, come ha accertato un test del Dna. Secondo quanto affermato dalla madre del bimbo, una 24enne, in cambio dell'accudimento del neonato l'avvocato avevo promesso di ricompensare i genitori naturali con 70mila euro, dei quali in realtà sarebbero stati versati soltanto cinquemila. Versamento che sarebbe stato accertato dagli inquirenti.

Le indagini

Le indagini, condotte dalla Digos di Pisa (città nella cui questura i genitori naturali si sono presentati), sarebbero partite in seguito a una segnalazione confidenziale sul matrimonio tra l'avvocato e la donna. Ulteriori elementi a sostegno del racconto dei genitori naturali del bambino, che hanno confermato la propria versione dei fatti anche davanti al pubblico ministero, sono arrivati dalle dichiarazioni del personale sanitario che ha seguito il parto della donna, il cui figlio è nato pochi giorni dopo le nozze con l'avvocato. Nelle scorse settimane il sostituto procuratore di Pavia Andrea Zanoncelli ha chiuso le indagini: adesso spetterà al giudice decidere se archiviare il caso o portarlo a processo. Un altro procedimento parallelo è intanto avviato presso il tribunale dei minorenni di Milano: in questo caso l'avviso di conclusione delle indagini è stato notificato a luglio, ma ancora non c'è una data per l'udienza preliminare. Mentre la giustizia procede con i suoi tempi, intanto, il bambino attorno al quale ruota tutta la vicenda si trova in una comunità protetta, affidato alla madre.

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