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Avvistato un lupo nelle campagne vicino Lodi: è la prima volta dopo oltre 250 anni

Il lupo è tornato nelle campagne del Lodigiano. Un esemplare solitario è stato avvistato a Caselle Landi, in provincia di Lodi: l’ultimo avvistamento in zona è datato 21 novembre 1765. “In pianura il lupo veniva considerato estinto da 200 anni”, ha spiegato lo zoologo Luca Canova, ipotizzando che l’esemplare in questione sia arrivato dal Piacentino seguendo le sue prede naturali: cinghiali, caprioli e adesso anche nutrie.
A cura di Redazione Milano
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Un lupo (Archivio Getty images)
Un lupo (Archivio Getty images)

Lo davano per estinto, almeno in queste zone, da più di due secoli. E invece il lupo è tornato nelle campagne del Lodigiano. Un esemplare è stato avvistato negli scorsi giorni nei pressi di Caselle Landi, nella zona della Bassa del fiume di Po. Si trattava di un esemplare solitario, avvistato mentre si aggirava in campagna non lontano dalle strade. Lo zoologo e ricercatore universitario Luca Canova ha spiegato che, nella pianura, il lupo veniva considerato estinto da 200 anni: l'ultimo avvistamento dell'animale in provincia di Lodi è datato infatti 21 novembre 1765.

Il lupo potrebbe aver seguito le sue prede naturali: cinghiali, caprioli e ora anche nutrie

Adesso però qualcosa è cambiato: secondo quanto riferito dallo zoologo al quotidiano locale "Il Cittadino di Lodi", la diffusione di cinghiali e caprioli nel Lodigiano potrebbe aver spinto un esemplare isolato a seguire quelle che sono le sue prede naturali, spostandosi dalle zone del Piacentino: "È probabile che si tratti di un esemplare isolato, e di passaggio, arrivato dal Piacentino guadando il Po quando era più basso o anche attraverso i ponti. Da alcune settimane alle Monticchie (riserva naturale che si trova nel territorio comunale di Somaglia, ndr) avevamo tracce del passaggio di uno o più lupi, ma non avevamo riscontri documentali né avvistamenti". Il lupo solitario avvistato nelle campagne di Caselle Landi potrebbe anche essere stato ingolosito dalle nutrie, roditori anch'essi presenti ormai in gran quantità in tutta la Lombardia (e non solo) e diventati, come è stato ormai accertato, prede dei lupi. Proprio la grande disponibilità di nutrie potrebbe spingere il lupo a prolungare il suo soggiorno nel Lodigiano, anche se secondo lo zoologo è da escludere che altri esemplari della sua specie possano tornare a popolare la pianura.

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