Avrebbe evaso quasi 4 milioni di euro: la cantante Gianna Nannini tratta con il Fisco
La cantante Gianna Nannini, imputata a Milano per una presunta evasione fiscale da 3 milioni e 750 mila euro, ha avviato le trattative con l'Agenzia delle Entrate nel tentativo di trovare un accordo e saldare così il suo debito con il Fisco. Giovedì il giudice per l'udienza preliminare milanese Fabio Antezza, su richiesta della difesa della rock star, ha aggiornato l'udienza preliminare al prossimo 30 giugno. Un rinvio deciso per consentire alla cantante, assistita dall'avvocato Giulia Bongiorno, di chiudere il contenzioso amministrativo per poi, eventualmente, presentare il patteggiamento. Oltre un mese fa il difensore della Nannini ha prodotto una serie di carte in base alle quali potrebbero cadere alcune delle contestazioni con il conseguente ridimensionamento delle accuse. Una nuova memoria è stata depositata anche giovedì.
Sequestrata la villa della cantante in Toscana
L'indagine a carico della rocker toscana aveva portato, lo scorso aprile, al sequestro della villa nel Senese di sua proprietà. Secondo l'accusa, rappresentata dal pubblico ministero Adriano Scudieri, tra il 2007 e il 2012 Gianna Nannini avrebbe sottratto al fisco 3 milioni e 750mila euro interponendo tra la sua società milanese, la Gng Musica srl e le case discografiche Sony e Universal una società di diritto irlandese e un'altra di diritto olandese. Il tutto in modo da non pagare al fisco italiano le royalties dei dischi e dei concerti in quanto delocalizzati in Stati in cui la tassazione è più favorevole.