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Brebemi, arrivano 300 milioni dal Governo: polemiche per l’aiuto statale all’autostrada

La prima autostrada interamente costruita con i soldi dei privati riceverà un aiuto di Stato di 300 milioni di euro dal governo Renzi. Legambiente ribatte “L’Ue sanzionerà l’Italia per questa decisione”.
A cura di Federica Gullace
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La prima grande opera tangent free, la prima autostrada interamente costruita con i soldi dei privati, riceverà un aiuto di Stato di 300 milioni di euro. È questa l’ultima decisione del governo Renzi, dopo il grande buco nell’acqua del tratto autostradale lungo 62 chilometri, battezzato il 23 luglio scorso, che attraversa Bergamo, Brescia e Milano, costruito appositamente per l’Expo per 2,4 miliardi di euro. Dopo l’enorme flop, il governo, attraverso la legge di stabilità 2015, ha così stabilito il maxi contributo pubblico che verrà stanziato a rate, precisamente con 20 milioni di euro all’anno dal 2017 al 2031. Ma non solo: la Regione Lombardia, infatti, nella sua finanziaria, poco prima di Natale, aveva approvato il riequilibrio del piano economico della Brebemi, attraverso un contributo di 60 milioni di euro da versare in tre anni, dal 2015 al 2017.

Legambiente attacca: "L'Ue sanzionerà l'Italia"

Immediate le polemiche: Dario Balotta, di Legambiente, ha infatti così dichiarato: "Questo sostegno economico, in tutto 360 milioni, provocherà la reazione dei commissari europei del mercato interno e della concorrenza esponendoci a una nuova sanzione comunitaria". Delle cifre irragionevoli, considerando non solo la proprietà "Privata" dell’autostrada, ma anche i dati deludenti emersi fino ad oggi: oltre al costo quasi duplicato del pedaggio, rispetto al consueto tratto autostradale A4, 10,50 euro da Brescia a Pioltello contro i 6,70 euro e i tempi di percorrenza maggiori, di quasi 20 minuti in più, gli ingressi giornalieri raggiunti sono stati all’incirca 17mila, contro i 40 mila previsti. E, ancora, degli 800 milioni di euro di investimenti previsti, il conto è decisamente aumentato, arrivando a ben 2,439 miliardi di euro, 38 milioni di euro a chilometro.

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