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Automezzi rubati e smontati: in manette una banda di sette persone nel milanese

Sette persone sono state arrestate con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al furto, alla ricettazione e al riciclaggio di automezzi. La banda era specializzata nel furto di mezzi di lavoro: i veicoli venivano poi smontati ed i pezzi di ricambio spediti in Nord Africa.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Rubavano automezzi e li usavano per mandare pezzi di ricambio in Nord Africa. Sette persone, di cui due italiani e cinque egiziani, sono state tratte in arresto alle prime luci dell'alba dai carabinieri di Sesto San Giovanni, ritenute responsabili a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al furto, alla ricettazione e al riciclaggio di automezzi.

Le indagini erano iniziate nell'agosto 2016, dopo il furto di un autocarro avvenuto in una ditta locale. Dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza acquisite dagli inquirenti fu notata la presenza di un'automobile scura sia durante il furto stesso sia in un secondo momento, mentre l'autocarro passava per il casello autostradale di Monza. Nel corso delle indagini, grazie anche all'apporto di intercettazioni telefoniche, gli inquirenti sono riusciti ad individuare tutti i componenti della banda.

Questa mattina sono stati così arrestati dai Carabinieri di Sesto San Giovanni, dopo un'apposita ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Monza, sette persone comprese tra i 31 ed i 56 anni, di cui due italiani e cinque egiziani. La banda si era specializzata soprattutto nel furto di mezzi di lavoro, che venivano poi smontati per poter inviare in Nord Africa pezzi di ricambio: due i capannoni individuati dalle forze dell'ordine e che venivano utilizzati come rimessa e luogo di smontaggio dei mezzi rubali, di cui uno a Milano ed un altro a Calcinato, nel bresciano.

Nel corso dell'operazione erano stati già arrestati in flagranza di reato altri due cittadini egiziani, sorpresi a smontare veicoli rubati ed un italiano che stava spendendo banconote contraffatte. Denunciato in stato di libertà e ricettazione un altro italiano, titolare di uno dei due capannoni. Gli arrestati sono stati tutti condotti presso il carcere di Monza, a disposizione dell'autorità giudiziaria.

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